“La filiera meridionale del pomodoro ha necessità di un piano strategico di rilancio, fondato sull’accordo interprofessionale e la tracciabilità del prodotto”. Lo affermano i deputati pugliesi del Partito Democratico Colomba Mongiello, Dario Ginefra e Gero Grassi che hanno presentato una risoluzione in Commissione Agricoltura con l’obiettivo di “sollecitare l’intervento del Governo ad adottare una forte iniziativa a livello nazionale e comunitario per favorire il superamento delle difficoltà del comparto a livello produttivo e commerciale”.
“L’Italia è leader assoluto nell’Unione europea della produzione e trasformazione di pomodoro da industria ed il Sud, grazie soprattutto alla provincia di Foggia, è il principale bacino produttivo.
Con 200 imprese e 15.000 addetti il comparto fattura 750 milioni di euro solo nei Paesi dell’UE; eppure le importazioni, particolarmente quelle dalla Cina, continuano ad aumentare, mettendo a nudo le criticità che stanno determinando la fuga dei produttori.
Particolarmente a rischio è l’intera filiera del Sud composta da decine di migliaia di agricoltori e quasi un centinaio di stabilimenti di trasformazione, per un giro d’affari annuo compreso tra 1,5 e 2 miliardi di euro.
Ciò che serve è la costruzione di un’organizzazione interprofessionale, così come previsto dalle normative comunitarie, che metta insieme tutti gli attori della filiera con l’obiettivo di sviluppare misure utili a risolvere le criticità, a partire da quelle legate all’accordo sul prezzo della materia prima, e a fare crescere e rendere maggiormente competitive le produzioni agricole ed i prodotti trasformati.
Intervenire con un’azione strategica a sostegno della filiera è anche utile a rafforzare e valorizzare il Made in Italy – concludono i parlamentari pugliesi del PD – a combattere le speculazioni ai danni degli agricoltori e assicurare acquisti convenienti alle famiglie”.