Lungamente annunciato, il passaggio del 100° Giro d’Italia da Manfredonia il 13 maggio, è finalmente arrivato. Tutti i paesi toccati da quest’evento sportivo, così nazionale e non abbastanza sentito come altri sport, si sono preparati al meglio per accogliere questi uomini impavidi che su due ruote attraversano l’Italia a suon di pedalate.
Manfredonia ha accolto l’annuncio dell’evento con entusiasmo, nonostante tutte le mancanze della nostra città il manfredoniano è orgoglioso del suo patrimonio e tutti ci tenevamo che le reti nazionali che seguono il Giro riprendessero quanto di bello abbiamo da offrire.
L’ingegnoso Bruno Mondelli, con la collaborazione di altre associazioni, ha realizzato una scritta gigantesca da posizionare sul pavimento della spiaggia Castello, un MANFREDONIA gigantesco con tanto di logo del giro visibile e leggibile dal cielo, contando sugli elicotteri che riprendono il giro dall’alto.
Tutto pronto dal mattino, gli aquiloni della manifestazione “Fuori dal guscio” dell’Associazione Babalaba hanno riempito di bambini e di colori la Spiaggia Castello, preparando tutti all’evento che sarebbe passato di lì a poco. La scritta posizionata e ammirata da tutti, la statua di Re Manfredi bardata con un lungo e svolazzante mantello rosa, e tante famiglie sulla spiaggia per un picnic in attesa del giro…
Ecco alle 14,00 arrivano le prime notizie: sono allo scalo dei Saraceni, sono alla Basilica… arrivano!
Gli elicotteri cominciano a volare sulla spiaggia e sul Castello, le prime macchine che aprono la gara arrivano. Eccoli! Come sfrecciano con le loro maglie di mille colori! Forza! Dai! Applausi e forti emozioni accolgono le centinaia di bici che in pochi minuti volano su viale Miramare e scompaiono lontano.
Dopo l’emozione ognuno cerca sui social i commenti di chi è rimasto a casa a guardare il giro a casa. Cosa si è visto? Hanno inquadrato la scritta? si è vista la Basilica? e il Castello? Poco o nulla, Rai2 ha inquadrato pochissimo, si è giustificata ufficialmente dicendo che il palinsesto in quei minuti cambiava e quindi non hanno mandato in onda le riprese su Manfredonia. RaiSport ha fatto vedere qualcosa in più, il Castello, poca spiaggia, ma niente scritta gigante.
A parte la delusione, quello che ci rimane di questo giro è la bella giornata e, in ogni caso, l’emozione di aver assistito a questa carovana a due ruote fatta di uomini coraggiosi che mettono alla prova i propri limiti…
Mariantonietta Di Sabato
Il Giro d’Italia arriva a Manfredonia
I preparativi
La scritta gigante
Il giro saluta la Basilica di Siponto
Il giro d’Italia al cospetto del Castello e di Re Manfredi
Le riprese di RAISport
La delusione
Foto di Lorenzo Tagliamonte
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Nessuno ha raccontato dell’episodio che è accaduto a una delle prime auto della troupe allorché fermandosi al panificio per acquistare un po’ di prodotto locale si è vista malamente e maleducatamente cacciare in termini dialettali da uno dei vigili urbani in servizio in quei pressi sentendosi dire: “a cap’t ca v’n’av’ta jì da qquà, si o no? aqquà non si può stare!”
Facciamo ridere! Vergognamoci. Non ho fatto in tempo a prendere il telefonimo perché è stato tutto così veloce e improvviso, altrimenti avrei inviato il filmato al loro comandante.
Ricordatevi che il protagonista assoluto è il giro, no Manfredonia, che comunque è stata citata a più riprese da mamma Rai. Neanche la salita di Monte è andata in onda e lì c’era un gran premio della montagna di 2ª Categoria, molto più interessante di in transito a 60 e più km/h in un centro abitato… Manfredonia poi era un luogo di passaggio, nè la partenza è nè l’arrivo della tappa!
Per favore, BUON SENSO, non fate come la storia di Banfi ed Energas!
Non distinguiamoci come sempre in negativo, evitiamo di renderci ridicoli di fronte al mondo!