La Corte dei Conti, con la deliberazione n.57/PRSP2017, conferma tutte le irregolarità che questa Amministrazione ha commesso, pregiudicando gli equilibri economici finanziari dell’Ente, dopo sette anni di gestione irresponsabile.
L’elenco delle malefatte è lungo. E’ opportuno che i cittadini ne prendano conoscenza e coscienza:
- La TARDIVA approvazione dei rendiconti degli esercizi 2011, 2012, 2013, 2014 (ma siamo messi male anche per il 2015 e 2016);
- La TARDIVA trasmissione al Ministero dell’Interno dei certificati dei rendiconti degli esercizi 2011, 2013, 2014;
- Il superamento, anche nel medesimo esercizio, di più parametri di DEFICITARIETÀ STRUTTURALE;
- La mancata utilizzazione dei mutui, per omesso affidamento dei lavori, con pagamento di interessi passivi (cioè, sono stati accordati dei mutui, ma l’Amministrazione non li ha mai ricevuti, perché non ha appaltato i lavori, ma noi paghiamo lo stesso gli interessi passivi);
- La presenza di SQUILIBRI relativi alla parte corrente del bilancio;
- L’OMESSA apposizione sul risultato di amministrazione del vincolo derivante dal fondo svalutazione crediti;
- La presenza di GRAVI DIFFICOLTÀ di carattere strutturale in termini di liquidità, con ripetuto utilizzo dell’anticipazione di tesoreria;
- La NON CORRETTA contabilizzazione dell’anticipazione di liquidità;
- L’INATTENDIBILITÀ del risultato di amministrazione dichiarato con i rendiconti degli esercizi 2011, 2012, 2013, 2014;
- La SCADENTE e CONFUSA GESTIONE delle procedure relative alle entrate comunali;
- L’INSUFFICIENTE RISCOSSIONE, dell’evasione tributaria;
- La ripetuta presenza di DEBITI FUORI BILANCIO;
- La stipulazione di TRANSAZIONI ILLEGITTIME;
- La SCORRETTA allocazione di voci tra i servizi conto terzi;
- Il SUPERAMENTO dei limiti di spesa stabiliti dalla legge;
- L’ ELEVATO INDEBITAMENTO;
- La rinegoziazione dei mutui con allungamento del periodo di ammortamento ed incremento degli interessi passivi complessivamente dovuti;
- L’ASSENZA DI ADEGUATI CONTROLLI SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE;
- L’OMESSA VERIFICA dei crediti e debiti reciproci con le società partecipate e l’OMESSA riconciliazione delle discordanze rilevate;
- La CESSIONE GRATUITA di una partecipazione societaria (della serie: regaliamo);
- Il mancato rispetto degli obblighi di pubblicazione per incarichi e COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI DELLE SOCIETÀ;
- Il risultato economico NEGATIVO dell’esercizio 2014;
- In varie occasioni le azioni del Comune di Manfredonia hanno costituito possibile causa di danno erariale.
Come si può leggere, la Corte dei Conti certifica come DISASTROSA la situazione economica e contabile del Comune di Manfredonia – con gravi ed accertati atti di cattiva gestione finanziaria, frutto di INCOMPETENZA, IRRESPONSABILITA’ ed INATTENDIBILITA’ da parte di amministratori che, nella migliore delle ipotesi, non “sapevano quello che facevano”.
Pertanto, a seguito di ciò, dispone una serie di DURE PRESCRIZIONI a cui l’Ente dovrà ottemperare, che effettivamente riducono fortemente lo spazio di azione amministrativa “che dovrà limitarsi alle spese obbligatorie per legge e a quelle necessarie per evitare danni patrimoniali, certi e gravi, all’Ente”.
Una vera e propria DICHIARAZIONE DI INCAPACITA’ AMMINISTRATIVA.
Ma non è tutto.
Entro 60 giorni (quindi a fine luglio) il Comune di Manfredonia dovrà approvare un piano di rientro, secondo le modalità indicate, relativo agli esercizi 2017-2019, da presentare alla Corte dei Conti entro i 30 giorni successivi (fine agosto) all’approvazione in consiglio comunale.
Detta Corte controllerà semestralmente il rispetto dell’osservanza delle prescrizioni.
In caso di valutazione negativa del piano di rientro oppure il mancato raggiungimento dell’obiettivo finale, l’Ente di controllo procederà alla trasmissione degli atti al Prefetto ed alla competente Commissione.
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere, perché:
La Corte dei Conti nel suo pronunciamento ha affidato l’applicazione degli obblighi prescritti a questa stessa Amministrazione.
Non riusciamo a comprendere come sia possibile che chi si è dimostrato inefficace, inattendibile e con nessuna capacità amministrativa, colposa o dolosa che sia, portando la città sull’orlo del baratro, possa riuscire a porre un rimedio efficace.
Noi riteniamo che l’unico modo per realizzare un serio piano di risanamento è che questa Amministrazione, ripetiamo “causa di questo disastro”, si dimetta e lo lasci fare a qualcun altro.
A commento di questo sfacelo, il sindaco Riccardi fa richiami e riferimenti a presunte azioni intraprese, che al momento sono parole e basta, e assunzione di responsabilità (e ci mancherebbe pure), un ossimoro se accostata all’azione di questa amministrazione.
Ci chiediamo dove sia lo sbandierato “senso di responsabilità”, da parte di Riccardi, se, nonostante tutti i richiami e le sonore bacchettate, egli e la sua amministrazione continuano a sbagliare clamorosamente.
Valga, ad esempio per tutti, quanto citato dalla Corte dei Conti a pagina 7 della nota inviata:
“Il Comune di Manfredonia, per gli anni presi in esame, ha sistematicamente approvato i rendiconti degli esercizi finanziari oltre il termine del 30 aprile stabilito dalla legge. Anche il successivo rendiconto dell’esercizio 2015, che sarà oggetto di futura istruttoria, è stato approvato – senza giustificazione alcuna – oltre i termini stabiliti dalla legge.
Questo grave appunto vale anche per il 2016.
Infatti, ad oggi, nonostante siano scaduti i termini, non è stato ancora approvato il Rendiconto Finanziario del 2016.
Si sappia che “La tardiva approvazione dei rendiconti ha comportato più volte l’equiparazione del Comune di Manfredonia agli enti strutturalmente deficitari”.
E’ questa la “responsabilità” a cui si riferisce Riccardi, che ignora persino l’ammonimento dell’Ente Controllore, perseverando nell’inosservanza della legge?
Il sindaco dice di non voler minimizzare la gravità della situazione ma, di fatto, lo fa, comunicando ai cittadini – a fronte di 52 pagine zeppe di trancianti critiche – solamente come il Comune non sia stato dichiarato in dissesto finanziario.
Non si illudano i cittadini, e non si facciano incantare dalle parole del primo cittadino e dei suoi sodali, le conseguenze di questo scellerato operato le pagheremo noi. Come sempre.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
dopo tutto quello che ho letto sulla situazione di manfredonia,io che vivo a LA SPEZIA avrei intenzione entro l anno di ritornare a vivere a anfredonia, ma non so se faccio bene dopo quello che ho appreso. MA è vero tutto quello che ho letto? MATTEO