Domenica scorsa, 23 aprile, nei pressi dell’Abbazia di San Leonardo, in Lama Volara, è accaduto un assurdo incidente. Quella sera nella spettacolare scenografia del sito archeologico che ospita l’Abbazia si è tenuto il concerto di Pasqua diretto dal maestro Antonio Claudio Bonfitto che ha estasiato il pubblico presente con la corale polifonica “Te Deum Laudamus” di San Marco in Lamis. Al termine dell’evento musicale una coppia di Manfredonia per raggiungere il parcheggio ha attraversato la carreggiata in cui le auto transitano ad alta velocità ed un veicolo proveniente da Manfredonia li ha investiti uccidendoli. Tutto questo è inaccettabile. Non si può morire in quel modo. La zona è molto isolata e l’illuminazione è scarsa. Inoltre sono presenti cunette e dossi che ostacolano la visuale dei mezzi in transito e quando si avvicinano al sito archeologico giungono ad altissima velocità. Quindi il pericolo di incidenti è molto alto. Nessuno ha mai fatto nulla per evitarli.
Eppure sono state spese ingenti risorse pubbliche per riqualificare i “gioielli artistici-culturali” e nulla invece per consentirne la fruizione in massima tranquillità. Anche il sito archeologico in cui è presente la Basilica di Santa Maria Maggiore, -recentemente valorizzata grazie alla struttura metallica futuristica di Edoardo Tresoldi che ricostruisce idealmente i volumi dell’antica chiesa, ponendosi in continuazione con l’attigua Basilica- non è molto sicuro ed il parcheggio adiacente è troppo esiguo, tant’è che i visitatori sono costretti a parcheggiare ai margini della carreggiata. Con l’approssimarsi dell’estate in cui è piacevole esplorare i siti archeologici anche di sera, il pericolo d’incidenti aumenta per la scarsità di illuminazione e la mancanza di spartitraffico e di idoneo percorso per poter immettersi in tutta sicurezza nel sito da visitare. Per usufruire al meglio questi “attrattori culturali” e incentivare il turismo, occorrerebbe un potenziamento delle infrastrutture. I trasporti e le vie di comunicazione, quindi, rappresentano un impegno importante nell’agenda politica per ragioni di sicurezza e di tutela ambientale. I Comuni approntano dei specifici piani che regolamentano il circuito dei semafori e delle rotatorie.
Di recente è diventata una prassi consolidata quella di regolamentare gli incroci con apposite rotatorie, eliminando i semafori. Per quanto ciò possa essere più dispendioso ha molti vantaggi: migliora la circolazione dei veicoli, riduce la velocità di percorrenza del tratto in prossimità della rotatoria e così diminuiscono i punti di collisione fra i veicoli, riduce la rumorosità e l’inquinamento, facilita l’inversione del senso di marcia e migliora l’aspetto architettonico dell’inserzione stradale. Quindi perché non realizzare delle apposite infrastruttue nei pressi dei siti archeologici succitati per evitare incidenti e salvaguardare la vita dei visitatori? Perché il Comune di Manfredonia non ha mai provveduto ad un’adeguata vigilanza, soprattutto durante gli eventi culturali, per consentire un accesso più sicuro ai visitatori? Dobbiamo correre ai ripari dopo che “ci è scappato il morto”?
Grazia Amoruso
Occorre la rotatoria e un breve tratto in cui viene “eliminata” la corsia di sorpasso (effetto imbuto per indurre il rallentamento del traffico, semafori a chiamata e un parcheggio:questo in entrambe le basiliche. San Leonardo di pertinenza della polizia locale. Occorre anche l’illuminazione.
Sono un tecnico, le rotatorie sono barriere architettoniche, estremamente pericolose per i pedoni, non è vero che sono migliori dei semafori, la mobilità sostenibile passa per i sistemi ITS, previsti da norma CE 2010/40, come unica soluzione, ovviamente solo in Italia si poteva spendere malamente i soldi dei cittadini per le inutili rotatorie
Per S.Leonardo la rotatoria non ha senso. Quella è una strada statale; dovrebbe esserci lo spartitraffico, invalicabile per le persone e le macchine. Certo che chi ha organizzato un evento in notturna,è stato molto superficiale e non ha preso tutte le precauzioni del caso e la presenza dei Vigili sarebbe stata necessaria.Diverso è il caso della Chiesa di Siponto. Siamo su una strada comunale, dove si possono mettere dei dissuasori, dei semafori,limitare la velocità, ecc.
Poco più avanti, laddove sono state erette cattedrali nel deserto con i soldi del patto d’area si è pensato solo a speculare,e non a pensare da subito e INNANZITUTTO alla sicurezza delle persone…anche lì solo un tragico evento ha fatto sì che venissero creati dei ponti d’immissione…Non ho parole!!!
Cara signora g.a. L’interrogativo più naturale è perché non c’era la polizia municipale o stradale a tutelare la sicurezza dellle persone che partecipavano a quell’evento. Spero che sia la magistratura a chiedere conto di tale grave mancanza
Ma perché le rotatorie sono destinate all ‘ attraversamento pedonale ? Non mi risulta.
Condivido appieno quanto scritto nell’articolo ma la rotatoria non basta…bisogna integrarla con un semaforo a chiamata e uno spartitraffico seppur ridotto in prossimità dell’attraversamento.
Perché non scrivete che non c’erano vigili urbani a regolare il traffico e temporanee segnalazioni luminose per l’occasione?! C’è un evento, qualcuno l’avrà autorizzato! E adesso più di qualcuno è responsabile della morte di queste due persone…e secondo me devono essere puniti, così vediamo se una prossima volta verranno prese tutte le precauzioni del caso!
La rotatoria salva dagli attraversamenti dei pedoni su una statale?