Nello scorso week-end, le vie del centro di Manfredonia, come in una vecchia pellicola di un film d’altri tempi, ci hanno ricondotto al tempo del Medioevo, facendo rivivere il periodo glorioso di Re Manfredi, fondatore della città. Anche quest’anno, l’Istituto scolastico comprensivo Don Milani+uno Maiorano ha presenziato il corteo storico con una corposa partecipazione di ben 170 alunni di ogni ordine e grado, raffiguranti: i reali, i nobili con i costumi di alta fattura artigianale, i cortigiani, i popolani, i musicisti, gli sbandieratori, le odalische e gli arcieri muniti delle armature riprodotte come quelle dell’epoca medievale. Osservando i video e le foto, possiamo notare come il corteo storico di Manfredonia si differenzi da quelli rievocati negli altri comuni pugliesi (più noti come quello di Oria-BR o di Gravina -BA) per la massiccia partecipazione delle scolaresche. I ragazzi ed i bambini della scuola dell’infanzia nei panni di dame e guerrieri, affascinano maggiormente per la loro tenerezza e genuinità. Quest’anno si sono aggiunti al corteo storico delle scuole le quattro contrade, costituitesi l’anno scorso, per coinvolgere la cittadinanza nei giochi, duelli, danze e nelle varie rievocazioni per tramandare la storia e le tradizioni alle future generazioni. Le contrade sono: Torre dell’Astrologo, Torre Santa Maria, Torri San Francesco De Angelis e Torre del Fico, e riprendono il nome delle torri che cingono la città nei siti realizzati all’epoca di Re Manfredi. Possono partecipare alle contrade i cittadini residenti nel perimetro circoscritto dalle torri, iscrivendosi e informandosi dai rispettivi siti di Facebook. Per fine luglio sono state programmate degli eventi che ospiteranno oltre al corteo storico dei veri tornei in cui i partecipanti delle contrade dovranno affrontarsi in duelli e giochi a tema. Lo sviluppo del nostro territorio si può realizzare percorrendo la strada della cultura e delle tradizioni che non possono prescindere dal passato. Rievocare la memoria storica aiuta a costruire un futuro più consapevole. Per far ciò occorre continuare ad investire nella scuola e costruire un efficace “lavoro sociale di rete” con le istituzioni e l’associazionismo responsabile.
Le festività della rievocazione medievale sono terminate Domenica sera, 23 aprile, con uno straordinario concerto di Pasqua tenutosi presso l’Abbazia di San Leonardo e diretto dal maestro Antonio Claudio Bonfitto che ha estasiato il pubblico presente con la corale polifonica “Te Deum Laudamus” di San Marco in Lamis. L’Abbazia, presente nel sito archeologico, recentemente restaurata, è situata in Lama Volara, in una zona isolata e priva di sufficiente illuminazione e di segnali di sicurezza. Purtroppo due spettatori, dopo il concerto, per raggiungere il parcheggio, hanno incontrato la morte nell’aver attraversato la carreggiata in cui le auto transitano ad alta velocità. Auspichiamo che in futuro non accadano più questi incidenti e l’Amministrazione comunale sia più attenta nel predisporre tutti gli strumenti di sicurezza vicino i siti archeologici per poter essere fruiti in tutta tranquillità.
Grazia Amoruso