Sabato 21 Dicembre 2024

Una nuova organizzazione per il Porto di Manfredonia, urge!!!

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Tra le tante strutture che potrebbero dare un importante slancio alla città che dà il nome al golfo del Gargano c’è il tanto discusso porto. La portualità di Manfredonia è composta dal Porto Commerciale (Porto Vecchio), con funzione prevalente di porto peschereccio e il Porto Industriale (bacino Alti Fondali) oltre al Porto Turistico a gestione privata. La legge 89 del 1994 istituì le prime diciotto Autorità portuali, alle quali con una legge ad hoc, nel 2003 venne aggiunta l’Autorità Portuale di Manfredonia. Con decreto ministeriale, vennero nominati un commissario e un commissario aggiunto, in attesa della nomina del Presidente dell’Autorità Portuale (che non verrà mai nominato). Nel 2007, a causa delle carenze dei traffici di merci transitate nel porto di Manfredonia, il Ministero dei Trasporti, mise in discussione i requisiti minimi di legge per mantenere l’ente portuale a Manfredonia, oltre che per la mancanza di altri requisiti, tra i quali la mancata designazione degli organi di amministrazione previsti dalla legge. Ricorsi al TAR, appelli al Consiglio di Stato, favorevoli e contrari, energici richiami della Corte dei Conti, mancanza di gestione dei servizi portuali essenziali, guerre fratricide tra parlamentari sipontini nell’aula del Parlamento, PD contro Forza Italia, per mantenere il dominio su questa Autorità super ambita. L’Autorità Portuale resiste fino ad oggi contro tutto e tutti. Appena conclusi i lavori per adeguare gli impianti fognari e stradali del porto commerciale per un valore di 11 milioni e mezzo. Cambia la legge che regolamenta l’organizzazione portuale italiana.

Nascono quindici Autorità di Sistema Portuali alle quali viene affidato un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area e funzioni di attrazione degli investimenti sui diversi scali e di raccordo delle amministrazioni pubbliche. Le Autorità di Sistema Portuale avranno al loro interno due sportelli unici. Manfredonia in qualità di Autorità portuale, assieme a Bari e Brindisi e con i porti di Barletta e Monopoli rientra nell’Autorità Portuale di Sistema del Mare Adriatico Meridionale. Appena nominato il Presidente, il barese Ugo Patroni Griffi, nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Presidente della Regione Puglia. L’organico della nuova Autorità portuale è composta oltre che dal Presidente, dal Comitato di Gestione (composto da quattro membri) e dal collegio dei revisori dei conti. A Manfredonia spetterà un membro che sarà designato dal nostro primo cittadino. Una storia all’italiana, una storia come tante altre che abbiamo raccontato in questi anni. Tanti buoni propositi e tanti investimenti che dovrebbero portare benessere collettivo, ma alla fine così non è. Il mondo della pesca del golfo sipontino ha nuove infrastrutture, a breve partiranno i bandi per la gestione dei servizi portuali, di pulizia, di disinquinamento, di rifornimento idrico. Nel frattempo iI comparto pesca perde pezzi e con grande difficoltà vede ad un sistema sinergico e, parlando di infrastrutture a servizio della pesca, il mercato ittico vive una nuova fase di riorganizzazione a seguito del fallito progetto di gestione ASE. Abbiamo tutto ma manca qualcosa, forse “solo” la voglia e la cultura di fare sistema. Sul fronte

trasporto merci e navi passeggeri dobbiamo costatare il grave stato di abbandono del porto alti fondali, in precarie condizioni strutturali e forse per nulla a norma. Porto che avrebbe bisogno di almeno 60 milioni di euro per essere ristrutturato così come le aree portuali segnate e invase da attività commerciali e di abitazioni civili e turistiche che hanno snaturato la sua originale destinazione. Sembra che chi si sveglia per primo fa quel che ritiene più “opportuno”, forse solo per se stesso. E i nastri trasportatori giacciono là, inutilizzati, a testimoniare l’impunità di chi li ha voluti far realizzare pur non essendoci più una reale necessità industriale. La nuova organizzazione portuale dovrà cercare di sviluppare la strategia di Area Logistica Integrata, definendo delle strategie comuni alle aree portuali, cercando di attingere le risorse disponibili, sistemare le aree portuali, dragaggi, piani di sviluppo di marketing. Facendo così in modo che ogni porto dell’autorità di Sistema non produca concorrenza interna ma specializzazioni nei servizi da fornire a favore del traffico merci e turistico e per fare il modo che Manfredonia diventi, finalmente, il Porto della Capitanata, ruolo che le spetta per diritto naturale. Vedremo cosa sarà capace di fare la politica regionale e comunale visto che, purtroppo, tutto, anche i nostri destini, sono nelle loro mani. Che Dio ci assista.

Raffaele di Sabato

 

 

 

 

 

 

 

Foto di Bruno Mondelli Giuliani

 

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Commenti

  • Azzeramento dell’attuale classe dirigente di Manfredonia, bisogna ricominciare con persone competenti e disinteressate…. Magari!

    pensiero divergente 16/04/2017 8:25 Rispondi

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