Oggi (ieri, ndr) è un giorno importante per i cittadini e le cittadine di Manfredonia. Si sta svolgendo infatti a Roma la conferenza dei servizi, ultimo gradino dell’iter burocratico sulla questione Energas con il quale le istituzioni credono di poter decidere sulle sorti della nostra città. Si tratta di una seduta in cui verranno raccolti i pareri dei vari enti ed i tecnici si ritireranno per deliberare nelle loro segrete ed inviolabili stanze: segrete per chi non ha amici all’interno, inviolabili per chi si muove solo alla luce del sole e senza corrompere. Da quelle stanze ministeriali sono stati partoriti lo sblocca italia e le leggi sulle trivellazioni facili, le autorizzazioni per il Tav in val susa ed il TAP a Melendugno. C’è poco da fidarsi e ancora meno da stare tranquilli.
Solo la Regione Puglia (per l’aspetto urbanistico) e il Comune di Manfredonia esprimeranno parere negativo, ma sono stati necessari anni di protesta perché si arrivasse a questo. Senza la protesta non ci sarebbero state queste posizioni, tanto quanto non si sarebbe data parola alla città attraverso il referendum cittadino. In questi due anni il mostro è stato ferito: lo abbiamo visto sanguinare dopo la straordinaria mobilitazione popolare referendaria del 13 novembre e adesso sappiamo che si può colpirlo e ferirlo, che si può metterlo in ginocchio, che si può domarlo e fermarlo.
Qui c’è una città che ha dimostrato di non essere una landa desolata su cui fare i propri comodi, ci sono passioni e intelligenze disposte a lottare, c’è un popolo pronto a resistere. Non riconosciamo il parere di una fredda commissione ministeriale come valido e vincolante sulle nostre vite e sui nostri territori perché sappiamo di essere nel giusto, siamo una comunità che vuole ritornare a decidere sulla propria terra.
Potranno decidere quello che vogliono, ma l’appuntamento è davanti alle responsabilità di ciascuno: la nostra città non è mai stata così pronta. Siamo qui e non ce ne andremo. “Né mo, né mai”.
Con impresse nel cuore e negli occhi le immagini degli ulivi sradicati a Melendugno, con in testa ancora maggiore fierezza, promettiamo che difenderemo Spiriticchio, Manfredonia e il Gargano intero con la forza collettiva che ci caratterizza, con i nostri corpi liberi e con tutti i mezzi necessari!
Fonte Facebook Collettivo InApnea
Certuni parlano, come dicevano gli indiani, con la lingua biforcuta…. e con la mente nel forziere…defraudatori di fede pubblica…se non altro !!!
Questi ragazzi hanno sempre lottato e sensibilizzato la cittadinanza! Continuate cosi, un solo consiglio non vi fidate mai della parola dei politici, non vale nulla. Grazie per quello che fate per la difesa di Manfredonia delle sue bellezze e del suo territorio.