La Cosmopol deve rispettare la clausola sociale di salvaguardia di tutti i posti di lavoro, che ha accettato in fase di contrattazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata”. Lo ha detto il consigliere regionale e segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata, Raffaele Piemontese, dopo aver ricevuto i lavoratori ed essersi poi confrontato con il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, Antonio Fasanella, “che ho trovato partecipe e informato circa la situazione che si è venuta a determinare con il passaggio dei servizi di vigilanza alla Cosmopol”.
“La dirigenza dell’IZS ha bene operato. E ora il lavoro e i lavoratori devono venire prima di tutto, specie quando maturano decisioni che appaiono, nella forma e nella sostanza, arbitrarie e anche pericolose – ha proseguito Piemontese –, come appare evidente per il fatto che la Cosmopol abbia convocato solo tre lavoratori tra quelli meglio posizionati nella graduatoria del maggior numero di ore lavorative svolte, lasciandone altri due in mezzo alla strada”. Secondo il consigliere regionale del PD, “è encomiabile che, a partire dai tre che, lo scorso 31 marzo, sono stati convocati per la firma del contratto, i lavoratori abbiano fatto fronte comune perché siano rispettate le previsioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro, in forza delle quali Cosmopol deve assumere cinque lavoratori: quattro guardie giurate e un commesso”.
“Quando diventano fornitrici di servizi per enti pubblici che operano in settori molto delicati come è il caso dell’IZS foggiano, è giusto pretendere dalle imprese private una particolare trasparenza delle decisioni aziendali”, ha proseguito il segretario provinciale del PD di Capitanata, osservando anche che il numero degli assunti “è assolutamente inadeguato rispetto ai carichi di lavoro necessari per mantenere in sicurezza la sede di Via Manfredonia, che prevedono un piantonamento fisso di 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana”.
Come è noto, dal 2002, l’IZS è Centro di Referenza Nazionale per l’Antrace e, quindi, presidio strategico nella lotta al bioterrorismo. E, dal 2004, è Centro di Referenza Nazionale per la Radioattività, impegnato in un’attività di rilevantissimo impatto sociale, essendo centrata sul monitoraggio della radiocontaminazione dei cibi destinati all’alimentazione umana e degli alimenti ad uso zootecnico.
“Non sono tollerabili risparmi nella vigilanza di un centro di tale importanza – conclude Piemontese – a maggior ragione se questi risparmi si vogliono conseguire sulla pelle dei lavoratori. Se Cosmopol dovesse perseverare nel suo atteggiamento, verrebbe meno uno specifico requisito contrattuale e l’IZS dovrebbe agire di conseguenza”.