Cari cittadini,
ci dispiace dirlo, ma AVEVAMO RAGIONE.
Il 3 febbraio scorso, con una durissima lettera, di cui siamo venuti in possesso solo adesso, il magistrato della Corte dei Conti, dott. Cosimo Sciancalepore, evidenzia la fallimentare situazione economica del Comune di Manfredonia.
Lo abbiamo denunciato più volte in Consiglio Comunale ad una maggioranza cieca e sorda.
Lo abbiamo reso pubblico con un nostro comunicato il 22 settembre scorso.
E siamo ancora NOI a dover informare voi cittadini su questioni di tale gravità, pur essendo l’Amministrazione obbligata dal DECRETO TRASPARENZA (D.L. 14 marzo 2013, n.33 art. 31), alla pubblicazione tempestiva dell’ennesima nota della Corte dei Conti.
“La gravissima e perdurante carenza di liquidità, la presenza di una pluralità di debiti (es. debiti esigibili, debiti fuori bilancio riconosciuti e non pagati o da riconoscere), l’emersione di alcuni comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, la presenza di alcune irregolarità contabili e di squilibri strutturali, complessivamente, sembrano in grado, in assenza di tempestive ed efficaci misure correttive, di provocare il DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE”. Questo un terribile passaggio delle conclusioni del magistrato, che sottolinea, tra le varie criticità:
- Il sistematico ricorso ad ingenti anticipazioni di tesoreria, aggravato dall’assenza di integrale restituzione della stessa a fine esercizio, può costituire un indice sintomatico di una stato di dissesto (tradotto: si fanno anticipare somme dalla tesoreria, che poi non sono in grado di restituire).
- Il finanziamento di spese ordinarie e consolidate attraverso entrate di natura straordinaria, espone, inevitabilmente, a rischi di squilibri di bilancio, a maggiore ragione nell’ipotesi di mancata integrale riscossione delle suddette entrate (tradotto: non riescono ad incassare le somme previste a bilancio per pagamenti ordinari, come stipendi ecc.).
- Il negativo risultato della gestione di competenza dimostra una carente attività di programmazione e previsione in sede di predisposizione del bilancio di previsione e l’assenza, nel corso dell’esercizio, di adeguate misure di riequilibrio (tradotto: non sanno programmare, prevedere e, nel caso, neanche riequilibrare).
Ma c’è ancora tanto altro.
D’altronde, a partire dal 5 agosto 2016, la Corte dei Conti aveva avanzato richieste di chiarimenti, dati ed informazioni, a seguito dell’esame delle relazioni dell’Organo di revisione del Comune di Manfredonia – relativi ai rendiconti degli esercizi finanziari del 2011, 2012, 2013, 2014 – da cui emersero numerose criticità.
A queste richieste, in varie istruttorie, il Comune di Manfredonia “non forniva alcuna risposta oppure forniva risposte parziali ed incomplete. Tanti gli errori e le incongruenze nelle risposte ai questionari trasmessi dall’Organo di revisione”.
“Il Comune di Manfredonia – scrive il dott. Sciancalepore – si è limitato a trasmettere un’enorme mole di documenti, omettendo di dare risposte tempestive e precise”.
Alla luce di tutto questo, cari cittadini, provate a ripensare alla frasi del sindaco Riccardi e dell’assessore al bilancio Rinaldi che, nel recente passato, minimizzavano la gravità della situazione, sostenendo che si trattava di “normali” richieste di chiarimenti da parte della Corte dei Conti… Robetta di routine, insomma.
E ci ritornano in mente le arroganti parole del capogruppo PD, D’Ambrosio, quando, reiteratamente, si vantava che “loro” governano da 25 anni.
Davvero un gran bel risultato. Complimenti.
Adesso tutti sanno a cosa ci ha portato questa tanto “decantata esperienza di governo”.
La loro azione amministrativa VA FERMATA. Se si continua così, sarà sempre peggio.
Buona fortuna a tutti noi e a tutti i consiglieri comunali di maggioranza, che hanno votato acriticamente gli innumerevoli e scellerati provvedimenti delle giunte Riccardi e che probabilmente dovranno renderne conto in base all’art.148 del d.l. 267/2000.
In ogni caso ci vedremo, tra non molto, all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2016.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA
Va vaaaaa