L’economia del turismo per Manfredonia diventa sempre più importante e potrà esserlo ancora di più in futuro se si sapranno valorizzare i gioielli naturali e storici. Negli ultimi due anni abbiamo assistito alla realizzazione di nuovi stabilimenti balneari. Alcuni bloccati nei lavori in corso, altri realizzati con le contestazioni della rete, altri ancora persistenti e intoccabili. Ciò che ha destato straordinario stupore è che gli operatori degli stabilimenti balneari di Manfredonia e Siponto hanno dovuto combattere contro la burocrazia regionale e la Sovrintendenza di Bari che si contendevano le richieste per il mantenimento degli stabilimenti tutto l’anno. La sezione Demanio della Regione Puglia ha emanato gli “Indirizzi per il mantenimento delle opere di facile rimozione per l’intera durata della concessione demaniale
marittima”, stabilendo la “balneabilità” per tutto l’anno. Però, per qualche operatore rispettoso delle regole l’istanza di proroga ha sortito un diniego da parte della Sovrintendenza. Per non incorrere in sanzioni e sequestro dell’immobile, lo stesso viene smontato in tempo utile entro la scadenza prefissata (31 ottobre, al termine della stagione estiva). Al fine di cercare di superare tali criticità e favorire iniziative economiche durature, nel pieno rispetto delle tutele paesaggistiche e ambientali, il Comune di Manfredonia ha redatto il proprio Piano Comunale delle Coste. Tale piano individua e suddivide il territorio comunale in diverse zone di sensibilità ambientale e paesaggistica, indicando le diverse tipologie d’intervento. Lo scorso 24 marzo, l’Amministrazione Comunale di Manfredonia e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per province di Barletta-Andria-Trani e di Foggia hanno condiviso una proposta d’intesa per il mantenimento delle strutture per la balneazione e il tempo libero, finalizzate a coniugare lo sviluppo del territorio con le tutele dei beni paesaggistici ed ambientali e favorire la semplificazione amministrativa. Per i tre paesaggi costieri individuati sono state previste tre modalità di utilizzazione e di assetto della costa. Per la costa urbana, mantiene una forte presenza di attrezzature per l’uso turistico-balneare. La scogliera dal porto industriale fino all’Ex Liceo Classico sarà spiaggia adibita esclusivamente a libera balneazione; non vi sarà autorizzabile nessuna struttura. Lungo la spiaggia storica del “Castello” si consentono solo strutture stagionali, con completa rimozione alla fine della stagione estiva, considerato l’alto valore paesaggistico e urbanistico del sito. Per il tratto di litorale roccioso (zona Porto Turistico) non concedibile ai fini balneari si potrà consentire la realizzazione di chioschi temporanei per ristoro, con completa rimozione a fine stagione, fatte salve specifiche previsioni approvate nel Piano Comunale dei chioschi. Lungo il litorale urbano di Siponto, nella parte effettivamente urbanizzata e non corrispondente con aree naturali boscate, si consente l’installazione di manufatti di facile rimozione e con il requisito della trasportabilità per l’intero anno solare. La finalità del Protocollo d’intesa vorrebbe essere funzionale all’armonizzazione di procedure e pareri e alla semplificazione amministrativa. Chiara è la volontà di voler dare maggiore sostegno alle iniziative turistiche, ulteriori proposte burocratiche che si sommano a quelle già esistenti che se non ben congeniate porteranno solo confusione, ci auguriamo proprio di no.
Paolo Licata
foto di Bruno Mondelli Giuliani
Di fatto c’è una inesattezza:di fronte al “PALAZZO DELLA SORGENTE” sta rimontando una piattaforma-bar.Avrà pure le autorizz.del caso,pertanto non si dica NON VI SARA’AUTORIZZABILE NESSUNA STRUTTURA.