Giovedì 21 Novembre 2024

Il consigliere comunale Franco Tomaiuolo lascia l’UDC

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E’ da tempo che avvertivo l’esigenza e la necessità di comunicare, dopo una profonda riflessione, se proseguire o meno il mio impegno politico all’interno dell’UIDC, lista nella quale mi sono candidato.

Lo debbo innanzitutto ai miei elettori, ai colleghi consiglieri ma anche agli amici che di quel progetto politico fanno tuttora parte.

La decisione di aderire al progetto UDC, il cui simbolo è lo scudo crociato, è stata per me una scelta di cuore, di appartenenza convinta per i valori che esso rappresenta, per la storia che quel simbolo ha.

Ho creduto in un progetto politico che servisse a rilanciare le sorti della ns. amata città, all’interno di un programma condiviso e per il quale mi sono battuto come tanti altri, per un suo successo elettorale.

Molte erano le attese, i proponimenti e le aspettative che ci eravamo dati. Poco o nulla di tutto questo è stato realizzato.

Manfredonia, come d’altra parte l’intero paese, sta attraversando una crisi economica, occupazionale e sociale che non ha precedenti, alla quale bisogna dare risposte straordinarie, concrete.

Le mani in tasca non ce le possiamo più permettere.

Ognuno deve fare la propria parte, rifondando e rinnovando continuamente la propria azione a favore di coloro che rappresentiamo, adeguando, se necessario, le nostre scelte e i nostri comportamenti.

Purtroppo prendo atto, e di tanto sono dispiaciuto, che quell’azione di rilancio, quei valori, quegli obiettivi non sono realtà pratica e concreta condivisa nell’UDC dove milito.

Non pensavo potesse succedere. Eppure oggi sono qua a dichiarare la mia uscita dal gruppo consigliare dell’UDC e certamente non lo faccio a cuor leggero, anzi se proprio la devo dire tutta, me ne dispiaccio molto.

Una scelta che deriva, come dicevo prima, da una lunga e profonda riflessione, dalla amarezza per quanto, in questo tempo, si poteva fare e non si é fatto, per quante volte qualcuno ha deciso senza nemmeno consultare il livello locale sulle scelte riguardanti la ns. comunità.

A volte penso ci sia qualcosa che rende inevitabile il rendersi indipendenti da questo Partito o meglio nei confronti della sua Dirigenza o parte di essa. Non lo so. E’ certo, però, che prima di me altri consiglieri lo hanno già fatto al pari di tanti altri candidati della lista, che nonostante hanno contribuito con il loro fattivo impegno al suo successo elettorale, sono fuori da tempo.

Che ci sia una strategia interna mirata a non far crescere il Partito a livello locale mi sembra evidente. Questa, almeno, è la mia impressione.

Non è più tempo di usare mezze frasi, di parlare politichese, di dire e non dire come quando nel recente passato qualche dirigente a mezzo stampa dichiarava “non siamo maggioranza”.

Che significa? Eravamo o siamo all’opposizione? Non si capisce, come non si capisce neanche adesso l’assoluto silenzio degli organi di partito rispetto a questa nuova maggioranza politica concretizzatosi con la sostituzione di tre assessori e soprattutto con l’uscita di un altro soggetto politico rilevante per la vittoria stessa del centro sinistra.

Nulla è stato detto. Ma non è questo il punto.

E’ proprio la mancata chiarezza, che ha contribuito ad accrescere questo mio disagio, sempre più crescente, disagio che in verità ho sempre palesato in ogni occasione quando ho avuto l’opportunità di interagire con chi era deputato a rappresentare l’UDC, sia livello locale che, soprattutto, a livello Provinciale, ricevendo impegni poi non corrisposti.

Le criticità anziché diminuire sono aumentate.

Nonostante ciò ho preservato la mia libertà morale, esprimendo quando è stato necessario il mio disappunto.

Disappunto che ha riguardato anche il conténuto, non veritiero, di alcuni articoli sui mass-media, che mi hanno pure riguardato, con i quali sono stati espressi perplessità sulla linea politica tenuta dal sottoscritto in Consiglio comunale. ASSURDITA’.

Correttezza, verità e lealtà, sono queste le qualità che devono contraddistinguere la buona politica.

Pur tuttavia non è mia intenzione polemizzare, non fa parte del mio modo di agire. Dico solo che sono disponibile a confrontarmi, con costoro, anche pubblicamente, sulle tante cose che mi sono state dette e non mantenute, sugli incontri fatti e sulla linea politica perseguita, ma anche su altro.

Sinceramente non mi piace apparire rissoso e litigioso, semmai determinato e deciso, con chi non rispetta gli accordi presi.

Per queste ragioni, da me rappresentate molto sinteticamente, e ricordando innanzitutto il “patto” fatto con gli elettori quando sono andato a chiedere il loro voto e facendo di quegli impegni la strada maestra del mio comportamento,

concludo dichiarando

che in coerenza con le idee nelle quali tuttora credo, nell’ambito della mia storia politica personale, di non trasformismo, che si è sempre riconosciuta nel cattolicesimo popolare, con le opinioni che ho manifestato, ritengo politicamente corretto assumere da oggi all’interno di questo Consiglio comunale la collocazione di consigliere indipendente.

E’ evidente che con questa nuova collocazione sono chiamato anche a precisare, all’interno di quella chiarezza a cui facevo riferimento, quale atteggiamento tenere nei confronti dell’attuale maggioranza, alla quale non sono certamente sodale.

Pur tuttavia è innegabile che questa maggioranza ha potuto godere anche del mio piccolo e modesto contributo elettorale, avendone io condiviso il programma ed è questo il motivo che, almeno in questa fase, mi impone di valutare nel concreto, di volta in volta, gli atti portati in Consiglio e se essi sono in linea con quel programma a cui accennavo e soprattutto se rispondono agli interessi della ns. città, non avrò alcuna difficoltà a votarli, diversamente mi comporterò di conseguenza votando, se necessario, anche in maniera diversa.

Colgo, infine l’occasione, non avendo partecipato all’altra seduta di Consiglio, di salutare e ringraziare gli Assessori uscenti per l’impegno comunque profuso e i nuovi Assessori ai quali auguro i migliori auspici di un fattivo lavoro nell’interesse esclusivo della città e dei suoi cittadini.

Franco Tomaiuolo in Consiglio Comunale del 31 marzo 2017

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