“Quale futuro per i punti di primo intervento del Gargano: Vieste e Vico del Gargano?” È quanto chiede la consigliera regionale del M5S, Rosa Barone in un’interrogazione indirizzata all’assessore alla sanità Michele Emiliano, riguardante la conversione dei punti di pronto intervento di Vieste e Vico, in postazioni di 118 medicalizzate.
“I comuni di Vico del Gargano e di Vieste – dichiara la consigliera foggiana – sono dotati di punti di primo intervento che hanno registrato un numero di accessi superiori alle 7000 unità, solo nell’anno 2016. Sappiamo che il DM/70 contempla la riconversione di tutti i PPI in postazioni medicalizzate del 118, ma chiediamo una deroga per un territorio già complicato come quello del Gargano, classificato infatti come zona montana svantaggiata. Una condizione per cui lo stesso decreto Balduzzi permette una deroga alla non riconversione. Peraltro le distanze dei due centri fino ai primi ospedali del territorio non garantiscono il rispetto della cosiddetta golden Hour mettendo così a serio rischio la salute dei cittadini”.
La consigliera pentastellata chiede che la rete dell’emergenza urgenza sul Gargano venga potenziata in considerazione delle criticità del territorio. “Ci opporremo alla chiusura dei PPI garganici – incalza Barone – e intanto da Emiliano ci aspettiamo delle risposte certe e posizioni di buon senso verso questa parte della Regione. A differenza di chi pensa alle scalate nel Pd, ci sono cittadini ai quali non viene garantita la salute e che hanno avviato una raccolta firme volta a scongiurare la chiusura del PPI. Il governatore chiede di fidarsi di lui, ma intanto gli rinnovo l’invito a presentarsi in Aula e a conferire riguardo l’interrogazione del M5S. Per una volta speriamo che le sue rassicurazioni siano confermate dai fatti”.
Brava!speriamo,perché per anni hanno preso in giro il personale coi giochetti elettorali.Infatti hanno creato una disparità tra personale di serie A e personale di serie B nell’ emergenza…garganica!