“Una realtà socio-assistenziale che ha rappresentato un vanto per Manfredonia e per l’intero territorio, oggi abbandonata a se stessa con pregiudizio per la continuità dell’intervento riabilitativo e dei risultati finora conseguiti: si tratta del Centro di Riabilitazione “A. Cesarano”, su cui ho già presentato, lo scorso dicembre, un’interrogazione diretta al presidente Emiliano senza ricevere risposta. Ho ritenuto, quindi, di presentarne un’altra, suonando la sveglia al presidente che, ultimamente, è in altre faccende affaccendato”.
Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, che ha depositato sul tema la seconda interrogazione consiliare diretta al presidente-assessore alla Sanità, Michele Emiliano. “Una struttura -prosegue- che attualmente eroga il servizio riabilitativo a circa 200 utenti e che, nonostante questo, si sta spegnendo silenziosamente per una gravissima carenza di personale che impedisce di far fronte alle numerosissime richieste dell’utenza. Alcune prestazioni, infatti, come la logopedia, non potranno più essere effettuate perché le due unità professionali a breve andranno in pensione e non si sa quando e se verranno sostituite. Non vorremmo che la volontà di qualcuno fosse orientata all’esternalizzazione del servizio, quando invece si potrebbe potenziare il personale interno e consentire, così, il normale ed efficiente prosieguo delle attività. Mi auguro -conclude Gatta- che Emiliano chiarisca la sua volontà per il futuro: se continuerà a non dare risposte, saremo legittimati a ritenere che il presidente della Giunta voglia decretarne la chiusura, con un ulteriore schiaffo alla popolazione”.
Bene avv.to Gatta come sempre. L’altro consigliere indigeno, di maggioranza, che FA’? Non è forse nella commissione sanità alla regione Puglia? O NO? Povera Manfredonia con queste sinistre siamo finiti SINISTRATI. Spero che gli elettori se lo ricordino alle prossime, politiche, amministrative ed europee.
Eeeeeh,Emiliano ha altro a cui pensare.Mo ve a pnze’ alla struttir