Domenica 24 Novembre 2024

Cioccolato, carnevale e chiacchiere sui progetti futuri

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Nolo solo festa, carnevale, cioccolato, tradizione ma anche programmazione e sinergia fra pubblico e privato per rilanciare il turismo
Stasera si chiude la prima edizione della “festa del cioccolato” manfredoniana che ha travolto i visitatori recatisi nella villa comunale in cui gli stand, attrezzati con ogni leccornia del “nettare degli dei”, hanno ammaliato occhi e palati. Tanti i Maestri Cioccolatieri, aderenti all’Associazione CHOCO AMORE, provenienti in gran parte dal Nord Italia: Lombardia, Veneto e Piemonte e qualche rappresentanza dalla Sicilia e da Roma hanno voluto essere nel nostro territorio, facendoci conoscere e assaggiare le loro tradizioni legate al “vero” cioccolato, passione di grandi e piccini. Considerando la massiccia partecipazione di visitatori, si auspica di replicare gli eventi di questo tipo, importanti attrattori turistici, anche per il prossimo anno. Invece nella serata del 18 marzo, al LUC, il nostro giornale ha invitato l’Agenzia del Turismo, nella persona dell’amministratore unico, Saverio Mazzone, a fare un bilancio della 64^ edizione del Carnevale di Manfredonia. Tanti gli argomenti in discussione: dalla messa in sicurezza delle sfilate delle “Meraviglie”, dei gruppi delle scolaresche e delle associazioni e dei carri allegorici alla salvaguardia dell’igiene e dell’ordine pubblico un po’ carente nonostante gli sforzi dell’ASE nel garantire la pulizia in tutte le zone percorse dalle sfilate e dai turisti, provenienti da diverse regioni italiane e non solo meridionali, che in massa hanno raggiunto il nostro territorio per conoscere le tradizioni e la cultura del nostro Carnevale. I dati statistici, precisi e circostanziati, sono stati esaustivamente espressi dall’amministratore Saverio Mazzone che ha cercato di rispondere in sintonia con le riflessioni del direttore Raffaele Di Sabato, per fare il quadro della situazione e un bilancio attivo del Carnevale, quale massimo attrattore culturale e turistico. In riferimento ai dati economici-finanziari, Mazzone ha voluto precisare che la somma di 200.000,00 euro spesa quest’anno ed inferiore del 20% rispetto a quella dell’anno passato non deve rappresentare l’unica risorsa, infatti ne occorrerebbero di private. Quindi gli imprenditori locali e non, appassionati del nostro territorio, potrebbero finanziare gli eventi di questa portata dando una boccata d’ossigeno anche ai maestri della cartapesta che potrebbero così cominciare a progettare i loro bozzetti in tempo utile e non un mese e mezzo prima come avvenuto quest’anno. Le risorse pubbliche in gran parte provengono dai progetti messi in atto dall’Agenzia del Turismo e finanziati dal MIbact e dalla Regione Puglia, attraverso i fondi europei. Si è affrontato anche il tema degli spazi-laboratori come quelli dell’ex mattatoio, della zona ex Jino Moto e recentemente proposti nel porto turistico che non sempre sono sufficienti ed idonei ad ospitare la lavorazione dei carri allegorici, delle coreografie e degli abiti sartoriali dei gruppi mascherati. C’è ancora tanto da fare. Mazzone, continua, asserendo che già a settembre gli “attori”, protagonisti del Carnevale, dovranno presentare le proprie candidature per non arrivare a fare le cose all’ultimo minuto. Si vorrebbe realizzare il “museo del Carnevale” per tramandare alle generazioni future le tradizioni e la cultura carnascialesca del territorio. Infine tra le nuove idee, riflessioni, bilanci e programmazione si è pensato ad una cosfondamentale: il “lavoro sociale di rete”. Quest’imput l’ha presentato un operatore turistico di Vieste che ha proposto di valorizzare il Carnevale di Manfredonia, mostrandolo d’estate nella capitale turistica del Gargano. Costruire un’efficace “rete” per realizzare le proposte con le istituzioni (risorse pubbliche) e gli operatori di tutto il Gargano (risorse private), prendendo esempio dal vincente lavoro di sinergie realizzate nel Salento, potrebbe rappresentare una reale e importante risposta per rilanciare il turismo nel territorio.
Grazia Amoruso

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Commenti

  • E’ da 20 anni che si parla di non ridursi all’ultimo mese per preparare i bozzetti. Prima c’era il comitato. Per risolvere il problema si creò la Istituzione. Siccome anch’essa fallì si sciolse l’Istituzione e si ritornò al Comitato. Infine si creò la Agenzia del Turismo. A quanto pare però il problema non è stato mai risolto.

    billy 20/03/2017 1:14 Rispondi

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