Lo scorso 13 Marzo, al Consiglio comunale, tra i tanti interventi importanti c’è stato quello di Massimiliano Ritucci del MoVimento 5 Stelle circa il Piano Economico e Finanziario dell’A.S.E. per il 2017. Il Consigliere ha esortato la neo-eletta assessora all’Ambiente Starace e all’assessore al Bilancio Rinaldi a ritirare il provvedimento in oggetto al punto 6 all’o.d.g. circa il PEF dell’Azienda partecipata. Perché? I motivi sono molteplici; in primo luogo il Piano è – a detta del Consigliere – privo di elementi che ci diano la possibilità di verificare l’attendibilità di quanto riportato sullo stesso, “realizzato al contrario (…) cioè qualcuno ha deciso quale doveva essere l‘importo TOTALE, che successivamente è stato distribuito sui vari servizi”.
Sulla scorta di ciò, i 5 Stelle asseriscono che i redattori del PEF abbiano volutamente limitato la descrizione di una serie di servizi che l’ASE espleterà per la nostra città, riportando il costo totale per ogni singolo servizio e non il budget analitico delle varie voci di spesa; l’esempio a sostegno della tesi è “il costo di Spazzamento e Lavaggio strade e aree pubbliche, è passato da €1.604.500,00 del 2015 e 2016 a €841.000,00 del 2017”, che ha portato il Consigliere a chiedersi se i contribuenti siano stati presi in giro nel 2015/2015 o se si abbia intenzione di prenderli in giro nel 2017 (rispondendosi che, in realtà, si prenda in giro pubblico e addetti ai lavori “da sempre”).
Magistrale il prosieguo che nel dettaglio (qui esposto in sintesi, ma leggibile nell’allegato in basso all’articolo) ha fatto i conti in tasca all’a.s.e., dal momento in cui gli stessi conti non siano disponibili in totale trasparenza (si rammenta che in Consiglio il consigliere De Luca, in risposta, ha aggiunto che si cercherà una strada per rendere disponibili i dati, ammettendo la mancanza).
“Purtroppo non finisce qui” (Cit.), perché l’A.S.E. “è sottoscrittrice di una serie di contratti di servizio direttamente con altri enti Pubblici e Privati e società private” di cui “il comune non ne è ufficialmente o ufficiosamente a conoscenza” nonostante sia stato approvato un regolamento sul Controllo Analogo che ad oggi risulta non avere ancora avere le figure necessarie a porlo in essere. Nella fattispecie, Ritucci cita i fatti circa le prestazione per l’Autorità Portuale, per la quale A.S.E. eroga prestazioni “senza contratto e senza percepire soldi”.
Insomma, pasticcio in buona o mala fede non importa, i numeri parlano chiaro: habemus problemi e vanno risolti.
In allegato, il piacevole intervento di Ritucci.
Antonio Raffaele La Forgia