Domenica 22 Dicembre 2024

Pesca. Mongiello/Bordo/Ginefra: “L’INPS deve velocizzare le procedure per la liquidazione della cassa integrazione ai pescatori”

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“I pescatori attendono la cassa integrazione guadagni da quasi due anni; l’INPS deve velocizzare le procedure per non vanificare gli effetti delle scelte di Parlamento e Governo”. Lo affermano i deputati Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura, Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE, e Dario Ginefra, coordinatore dei deputati pugliesi del PD, che questa mattina hanno depositato un’interrogazione al ministro del Lavoro per sapere “quale sia lo stato dei fatti circa il pagamento della  Cassa integrazione guadagli in deroga (CIG), per il settore della pesca per i periodi d’intervento 2015 e per l’annualità 2016“.

“La previsione dell’estensione di questo ammortizzatore sociale in deroga ai pescatori è contenuta nella Legge di Stabilità per il 2016, con una previsione di spesa di 18 milioni di euro.

Grazie a questa misura i lavoratori del settore godono di un sostegno al reddito in tutte quelle situazioni di crisi, anche collegate al fermo biologico, in cui si renda necessario sospendere l’attività lavorativa per cause non determinate dal datore di lavoro.

Il fondo deve essere utilizzato per le richieste giacenti del 2015, purché presentate entro il 26 gennaio 2016, e per quelle del 2016, così come stabilito dal verbale di accordo in sede governativa sottoscritto l’11 luglio dello scorso anno.

A seguito di quello stesso accordo – continuano i deputati pugliesi – avrebbero dovuto essere definiti gli indirizzi gestionali, rivolti alle aziende, per la presentazione delle domande 2016 e le istruzioni operative rivolte alle sedi INPS territorialmente competenti per l’effettuazione dei pagamenti.

Entro la fine di questo mese l’INPS deve monitorare e quantificare la previsione di spesa per l’anno 2016, ma i pescatori lamentano di non aver ancora ricevuto quanto previsto per il 2015 – concludono Mongiello, Bordo e Ginefra – ecco perché chiediamo al ministro Poletti di farsi carico di questo tema e offrire una risposta chiara e credibile ai lavoratori”.

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