Cosa succede se si va in teatro, per caso, un lunedì di metà inverno, alle 18.30 circa?
Ci si imbatte in un gruppo di giovani ragazzi e bambini che hanno fame di musica: suonano, inventano e collaborano, accomunati dalla stessa forza: la passione per la musica. Ecco ciò che abbiamo visto (ma soprattutto ascoltato) qualche giorno fa, andando a curiosare tra le poltrone del teatro…
La casa dei ragazzi e della musica è un progetto musicale di Bottega degli apocrifi, che vede nel laboratorio musica d’insieme per la scena la sua prima tappa, e permette a ragazzi dagli 8 ai 21 anni di mescolarsi in un ensamble per creare musica nuova. Non ci sono livelli di preparazione uguali tra loro o già stabiliti in partenza, si tratta infatti di un gruppo in cui co-abitano musicisti novelli, alle prime armi con un nuovo strumento, ed altri alle prese con la musica ormai da diverso tempo.
“Il limite di ognuno di loro, diventa il punto di partenza per l’altro, quindi non c’è chi è più bravo o meno bravo” così ci dice il M° Fabio Trimigno, che guida il laboratorio e che, ancora una volta, ha trovato mani di piccoli appassionati di musica con voglia di creare. I giovani musicisti riescono a collaborare per la composizione di brani aventi un’unica caratteristica fondamentale: l’emozione. E’ vera e propria creazione musicale, piuttosto che scrittura, poiché i ragazzi stessi (re)inventano accordi, note per dare vita ad un’armoniosa melodia del tutto nuova.
I ragazzi hanno cominciato analizzando il sentimento che provavano il primo giorno: la paura.
Paura di suonare, paura di sbagliare. Hanno tradotto quell’emozione in note, diventate poi, legate l’una all’altra, un piccolo brano scritto collettivamente, in cui ogni suono ha un significato. Ogni strumento, con il proprio timbro, aggiunge valore all’insieme e rende il tutto più originale.
La creazione musicale non mira a musica per concerti, ma per la scena, ciò che si vuol fare è tradurre emozioni, azioni, dialoghi in melodia. Teatro e musica si fondono e si fanno dialogo dell’interiorità di ognuno, si rivelano silenziosamente ma arrivano diretti grazie alla potenza e alla sincerità di ciascun musicista. Mettendo in gioco se stessi sperimentano l’armonia dei suoni e del lavoro di squadra.
Luigia Armillotta & Federica Prencipe
Paolo…..si bell assè!!!!!