Lo scorso 4 Marzo si è tenuto presso Palazzo dei Celestini un convegno sulla pesca dove esponenti del mondo associazionistico e politico hanno parlato del tema – non a caso – sotto il potenziale profilo di opportunità e sviluppo del settore. Tra gli ospiti erano presenti l’On. M. Bordo e l’On. Colomba Mongiello, nonché vari esponenti della UILA (acronimo dell’Unione Italiana dei Lavoratori Agroalimentari) che con i suoi 28.000 iscritti è la prima organizzazione in provincia. L’argomento ridondante e toccato da tutti i relatori è stato l’assenza di canali informativi che uniscano la rete degli addetti ai lavori e i bandi concessi dall’Unione. Non a caso solo 3 su circa 60 presenti hanno dichiarato di aver giù usufruito di agevolazioni in passato. A. Castriotta ha profuso la sua speranza di impegno con un metaforico “caliamo le reti e incontriamoci tra un anno per vedere cosa abbiamo pescato”, conscio che questo primo incontro fosse appunto più informativo che pratico. Se è vero, però, che chi ben comincia è già a metà dell’opera, dovremmo essere a cavallo. Interessante l’intervento di F. Vendola, esperto del settore agroalimentare che ha saputo coinvolgere il pubblico presente interagendo con lo stesso. L’esperto ha introdotto il FEAMP, il fondo europeo degli affari marittimi e pesca, fantasticando sull’utilizzo dei droni per potenziare e agevolare il settore marittimo (come succede già in agricoltura) e puntando – ammessi e concessi i limiti burocratici -sull’ittiturismo. Non sono mancati gli interventi dal pubblico; tra i molti pescatori presenti, malcontento a parte, erano tangibili tutte le criticità del mestiere: ricambio generazionale in primis, burocrazia e legislazione pertinente che stanno stressando la categoria. Buoni gli interventi degli Onorevoli. Bordo ha ammesso l’incapacità di indirizzare e intercettare i finanziamenti (e non solo in città, ma generalmente in Italia) che tornano sempre al mittente o “peggio”, potenziano la concorrenza degli altri Stati membri sempre più astuti nel recepire i bandi. Una piccola nota al Sindaco Riccardi che non ha potuto presenziare, ma è stato egregiamente sostituito dall’Assessore Varrecchia che – portando i saluti del Primo Cittadino – ha ricordato le sue origini di “figlia di pescatori” e l’importanza di far ripartire la nostra marineria attraverso i finanziamenti dell’UE. Che sia forse la volta buona che la leadership si prenda cura di un patrimonio così sottovalutato nelle ultime due decadi? Parafrasando Castriotta, lo scopriremo a breve.
Antonio Raffaele La Forgia