Dopo sei risultati utili e l’imbattibilità dall’inizio dell’anno solare, il Manfredonia di mister Catalano è incappato in due pareggi casalinghi contro Anzio e Agropoli e nella sfortunata sconfitta di Bisceglie. Le tre sfide hanno in comune le reti subite, sette reti in 270 minuti e prodigiose rimonte dallo 0-2 che si è ripetuto nelle ultime tre settimane. In casa, contro l’Anzio il pari è stato raggiunto nei minuti finali dopo una prestazione positiva e dopo che i laziali avevano salvato l’impossibile e segnato nelle uniche due azioni offensive. A Bisceglie il mister barese ha pagato la scelta di non coprire la fascia destra da dove sono arrivate le iniziative più pericolose degli avversari. Nella ripresa i sipontini hanno messo alle corde e raggiunto nel risultato la terza in classifica. Soltanto una punizione inesistente ed una rocambolesca deviazione della barriera hanno inflitto una immeritata sconfitta al Donia. Domenica scorsa, al Miramare i giovanissimi campani dell’Agropoli sono sempre arrivati sul pallone prima di La Porta & company: dopo pochi minuti dalla ripresa Capozzoli, un nome da segnarsi, ha siglato il raddoppio che sembrava avesse chiuso la contesa. L’inserimento di Benito Cicerelli ha, invece, fatto svoltare il match: la superiorità tecnica al centro del campo e il dinamismo, assicurato dal giovanissimo manfredoniano, ha annullato gli avversari e spinto il Manfredonia nella metà campo campana. Il pari finale ha lasciato molto rammarico ma i 25 minuti finali hanno evidenziato una squadra in salute e per nulla disposta a cedere i tre punti al Miramare. Il momento, dunque, va considerato positivo, otto volte a punti in nove gare, con cinque pari e tre vittorie tengono la squadra del presidente Sdanga al settimo posto, a soli tre punti playout, in una posizione solo apparentemente tranquilla soprattutto se si pensa che al proibitivo calendario del Manfredonia nel finale di stagione.
Antonio Baldassarre