“I risultati dell’impegno politico di Emiliano, profuso negli ultimi tempi esclusivamente per la sua scalata all’interno del Pd, vengono oggi stigmatizzati persino dalla CGIL, che parla di una sanità allo sbando riguardo alcuni disservizi in Capitanata. Tanto tuonò che piovve”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Conseguenze – aggiunge – della mancata governance di un settore che pesa l’80% nel bilancio regionale. Chi sta guidando la sanità pugliese? I dirigenti? Non basta. Perché un servizio essenziale come l’assistenza sanitaria richiede una visione ed un controllo innanzitutto politici, di individuazione dei bisogni della persona e delle criticità nell’accesso alle prestazioni. Solo una valutazione ed un approccio politico sono in grado di compiere quel procedimento necessario di ‘umanizzazione’ della pubblica amministrazione che eroga servizi al cittadino. Purtroppo, sulle liste d’attesa, sulla qualità e sui costi delle prestazioni, sui problemi della carenza di personale, sulla sofferenza in cui versano alcuni territori… non c’è nessuno che stia vigilando.
Ad Emiliano non possiamo che fare un appello al suo senso di responsabilità: ogni ambizione è legittima, ma deve potersi coniugare con le esigenze di una popolazione che attende risposte dalla amministrazione regionale”.
“Se ha deciso di dedicarsi totalmente alla sua carriera politica – conclude Gatta – è bene che nomini un assessore alla Sanità. Lo richiedono a gran voce i cittadini pugliesi”.
Gatta se i politici escono fuori da tutti i sistemi di comando, forse l’Italia e, questo lo sottolineo, riuscirà a salvarsi. E’ sotto gli occhi di tutti la rovina causata al bel paese dai politici di turno ed a tutti i livelli. L’interesse che vige e’ il mio e del chi freca freca. Tutto il resto è solo fumo negli occhi. Saluti