Venerdì 24 febbraio, per la Stagione di Prosa della Città di Manfredonia, arriva “Miseria e nobiltà”, con la regia di Michele Sinisi.
Venerdì 24 febbraio alle ore 21.00 si annuncia come uno degli appuntamenti più affollati della stagione di Prosa della Città di Manfredonia, organizzata dal Comune in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e in sinergia con la compagnia Bottega degli Apocrifi. Andrà in scena uno degli spettacoli rivelazione dell’ultima stagione, Miseria e Nobilità, per la regia di Michele Sinisi, vincitore del Premio ANCT (Associazione Nazionale Critici Teatrali) 2016.
Venerdì 24 febbraio alle ore 21.00 si annuncia come uno degli appuntamenti più affollati della stagione di Prosa della Città di Manfredonia, organizzata dal Comune in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e in sinergia con la compagnia Bottega degli Apocrifi. Andrà in scena uno degli spettacoli rivelazione dell’ultima stagione, Miseria e Nobilità, per la regia di Michele Sinisi, vincitore del Premio ANCT (Associazione Nazionale Critici Teatrali) 2016.
Miseria e Nobiltà è prima di tutto un testo farsesco scritto da Eduardo Scarpetta sul finire dell’800. Ma nel tempo, con le facce e le maschere dei grandi interpreti del passato, è diventato molto di più.
La storia di un povero squattrinato, Felice Sciosciammocca, che costretto a vivere di espedienti per rimediare a fatica un tozzo di pane, dà vita a una fitta tessitura di situazioni che rappresentano la summa dell’arte attoriale italiana e di quanto di meglio la storia del teatro abbia prodotto nel tenere il pubblico inchiodato alla sedia. Questo testo rappresenta la festa del teatro, quanto di più “Felice” un pubblico possa incontrare. Dalle platee Miseria & Nobiltà è poi migrato nel cinema e nella tv creando veri e propri simboli. Totò (lo Sciosciammocca più celebre) che mette in tasca gli spaghetti è divenuto una sorta di tatuaggio. Miseria & Nobiltà è un Mito, è un collante sociale la cui storia oggi è evocata da alcuni passaggi che tutti in Italia ricordano e sarebbero in grado di citare. “Vingenz m’è padre a me”, “lettera a lu compare nepote”, il momento degli spaghetti, Totò che fa il principe in casa di Semmolone, sono le battute di un ritornello che la platea teatrale ripeterebbe all’unisono con la scena, come ad un concerto di musica pop.
Dicono dello spettacolo
“ … questo è il teatro che vogliamo, che spinge, che pungola e stimola e al contempo accontenta palati e papille gustative, riempie gli occhi di temi e di colori …” Tommaso Chimenti – Il Fatto Quotidiano
“…Interessante operazione, molto applaudita dal pubblico e dal risultato è limpido…” Anna Bandettini – La Repubblica
“… Lo spettacolo è una meraviglia che prende vita con i dialetti di tutta la geografia nazionale…” Diego Vincenti – Il Giorno
“… Si ride tanto, scivola giù come se fosse bevuto tutto d’un sorso, ma il sapore amaro in bocca prende sempre più piede man mano che la storia prosegue…” Maria Lucia Tangorra – Il Giornale Off
“…Si ride parecchio e con gusto in questo spettacolo merito indubbio anche di un testo che contiene in sé tutti i meccanismi più adatti a creare una comicità immediata nonché fervida di significati, che resistono ottimamente al tempo…” Mario Bianchi – Krapp’s Last Post
Biglietti
I settore intero € 15,00 | ridotto € 13,00
II settore e galleria intero € 13,00 | ridotto € 11,00
Speciale under 19 € 7,00 (per secondo settore e galleria)
Info e prenotazioni
Bottega degli Apocrifi / Teatro Comunale “Lucio Dalla”
Via della croce snc
0884.532829 – 335.244843