Termina 4-8 per gli ospiti l’incontro valido per il Campionato Nazionale di Serie B Girone F tra Manfredonia ed Isernia, con gli ospiti che partono forte, subiscono il rientro del Manfredonia e poi controllano nella ripresa.
Partita dai ritmi altissimi, con continui capovolgimenti di fronte e con giocate di alta qualità in campo, spettacolo vero sugli spalti con un PalaScaloria gremito dai tifosi locali e da una cinquantina di tifosi ospiti.
Grassi recupera Murcia ma perde l’altro portiere Tatulli e dunque in panchina va Albanese, l’Isernia deve rinunciare allo squalificato De Crescenzo. Grassi manda in campo Murcia tra i pali, Bruno, Fortuna, Almenara e Benitez in campo mentre l’Isernia risponde con Gallon, Bidinotti, Gigliofiorito, Melfi e Pelentir.
PRIMO TEMPO
Parte subito forte l’Isernia che decide come al solito di aggredire l’avversario nella metà campo avversaria con una pressione altissima, il Manfredonia è un po’ frastornato ed in difficoltà nell’uscire dalla propria metà campo e rischia di capitolare più volte nei primi minuti.
La sblocca Melfi, su invito di Gigliofiorito che aveva recuperato palla nella metà campo avversaria: facile il piatto destro ad incrociare dai cinque metri su cui Murcia non può nulla.
Il raddoppio arriva dopo pochi minuti ad opera di Pelentir: conclusione potente di Bidinotti da banda destra, la palla sarebbe indirizzata fuori ma Fortuna ci mette un piede e la sfera torna all’interno dell’area, con Pelentir che deve solo spingere in rete per la rete dello 0-2.
Il Manfredonia inizia a prendere le misure agli avversari e cerca di dare profondità al gioco con lanci lunghi alle spalle dell’altissima difesa ospite, però Gallon spesso è attento e sventa le minacce mentre sul gioco palla a terra gli spazi latitano.
La rete dell’1-2 arriva grazie ad una bella azione corale, con Benitez che imbuca per Fortuna al limite dell’area: il laterale Brasiliano spalle alla porta serve l’accorrente Bruno che da banda destra lascia partire un destro secco sul primo palo che sorprende Gallon.
La rete di Bruno scuote il Manfredonia che abbandona quel timore reverenziale dei primi minuti per iniziare a giocare con la mente più sgombra, mentre l’Isernia abbassa un po’ il baricentro senza comunque disdegnare folate offensive di grande qualità dalle parti di Murcia.
L’1-3 è opera di Caruso, abile ad anticipare Puertas su una rimessa laterale imbucata al centro da Rafinha.
A metà del primo tempo arriva poi l’espulsione di Murcia: il portiere locale sbaglia un disimpegno in fase di impostazione e serve palla a Rafinha al limite dell’area, il laterale ospite salta lo Spagnolo con un pallonetto e prima di concludere a porta sguarnita viene portato a terra da Murcia.
Sacrosanto il rosso per il fallo da ultimo uomo e dal dischetto Pelentir spiazza il neo entrato Albanese con un sinistro sotto la traversa.
Sotto di tre reti con un portiere con pochissima esperienza in Serie B il Manfredonia reagisce con temperamento e si riporta sotto.
L’Isernia crede di poter controllare la gara e risparmiare qualche energia dopo una settimana impegnativa, ma il Manfredonia cresce sul profilo del gioco e della pressione nella metà campo avversaria e gli uomini in maglia biancoceleste giocano dieci minuti ad altissima intensità pervenendo addirittura al provvisorio pareggio.
L’episodio che dà il là alla rimonta biancoceleste è l’espulsione di Gallon, per fallo da ultimo uomo su Bruno dopo un contrasto sotto porta: decisione che ad onor di cronaca ci sembra ancora una volta giusta da parte dei direttori di gara, con Almenara che piazza sotto la traversa battendo Iacovino.
Il 3-4 e 4-4 sono due pezzi di bravura individuali di Puertas, che prima recupera palla su Pelentir, si invola a rete e salta anche Iacovino per il 3-4, poi si fuma il rettangolo di gioco con una ripartenza in diagonale a tutto campo conclusa con una poderosa conclusione a rete per il 4-4 che infiamma il PalaScaloria.
Nel momento di massima difficoltà l’Isernia reagisce da grande squadra, contenendo le conclusioni verso la porta di Iacovino e proponendo gioco ma il Manfredonia non ci sta e nonostante il fardello dei cinque falli continua a portare pressione senza soluzione di continuità nella metà campo avversaria.
A cavallo fra il tredicesimo ed il diciottesimo Benitez coglie prima due traverse e poi un palo mentre l’Isernia passa con il suo uomo più rappresentativo, Pelentir, che chiude un triangolo con un compagno di squadra eludendo la fase di pressione del Manfredonia e fa secco Albanese con una puntata di sinistro sotto le gambe del portiere locale.
Un primo tempo folle per ritmo ed emozioni sembra essere giunto al termine ma c’è ancora tempo per la rete che spacca la partita ad opera di Bidinotti: schema da rimessa laterale che libera al tiro il capitano ospite, la sua conclusione strozzata beffa Albanese che scivola e non riesce ad impedire che il pallone termini in rete.
Al riposo è dunque 4-6 per l’Isernia.
LA RIPRESA
La ripresa si apre con lo stesso canovaccio tattico, l’Isernia consapevole di non poter più scherzare con il fuoco ed il Manfredonia che prova a tenere botta per poi proporsi in avanti.
Gli ospiti continuano a faticare in fase di possesso e di giro palla basso per via della giornata non felicissima di Gigliofiorito e Bidinotti, aggrappandosi alla classe e all’esperienza di Bico Pelentir che gestisce tanti palloni non facili ed abbassa a piacimento i ritmi, addormentando una partita che nel secondo tempo ha molto meno da dire.
Anche perché il Manfredonia esaurisce le energie dopo pochi minuti e l’Isernia si limita a controllare senza subire troppe conclusioni dalle parti di Iacovino. Poi l’infortunio subito da Fortuna nel primo tempo toglie un’altra pedina alla rotazione di Grassi: logico che alla fine le energie rimaste per i presenti in campo siano poche.
La spezzano definitivamente i due uomini più talentuosi dell’Isernia, prima Rafinhache mette a sedere Albanese e Almenara prima di depositare in rete il 4-7, poi Pelentir che chiude il tabellino con una punizione di potenza dai dieci metri che trova un corridoio rasoterra impossibile per il definitivo 4-8 e per il poker personale.
C’è spazio solo per 8 minuti di portiere di movimento, con il Manfredonia che prova ripetutamente con orgoglio a colpire dalle parti di Iacovino, ma la difesa ospite regge ed il risultato non si schioda dal 4-8 finale.
A fine partita tanti applausi da ambo le parti per lo spettacolo profuso in campo e per quanto visto sulle tribune, una giornata di sport con tante famiglie al PalaScaloria e con la presenza di tanti calorosi sostenitori ospiti e locali.
Una nota lieta dopo qualche dissidio di troppo nelle partite precedenti che nulla aveva a che vedere con lo sport.
La settimana in casa Manfredonia Calcio a 5 non termina oggi perché domani, Domenica 19 Febbraio con calcio di inizio alle ore 11:00, l’Under 21 affronterà i pari età del Cristian Barletta, in una sfida fondamentale in ottica playoff.
Da Lunedì invece si sposterà l’attenzione verso la delicata trasferta di Grassano, con i Lucani capaci di fermare oggi sul 4-4 il Giovinazzo e di consegnare, forse definitivamente, il titolo di campione all’Isernia.
Manfredonia – Isernia 4-8 (P.T. 4-6)
MANFREDONIA: Murcia, Bruno, Delle Donne, Gentile, Falcone, Spano (K), Fortuna, La Torre, Almenara, Puertas, Benitez, Albanese. All. Grassi.
ISERNIA: Gallon, Bidinotti (K), Gigliofiorito, Ariati, Nardolillo, Melfi, Caruso, Rafinha, Laurenza, Pelentir, Ciampitti, Iacovino. All. Scarpitti.
SEQUENZA RETI: 2’15” Melfi (I), 3’50” Pelentir (I), 5’52” Bruno (M), 9’35” Caruso (I), 10’06” Rig. Pelentir (I), 12’34” Rig. Almenara (M), 14’17” Puertas (M), 16’20” Puertas (M), 18’27” Pelentir (I), 19’44” Bidinotti (I), 25’34” Rafinha (I), 31’31” Pelentir (I).
AMMONITI: La Torre (M), Almenara (M), Ariati (I), Caruso (I).
ESPULSI: 10’05” Murcia (M) per fallo da ultimo uomo, 12’33” Gallon (I) per fallo da ultimo uomo.
ARBITRI: Sig. Lorenzo Cursi di Jesi, Sig. Ciro Oliviero di Pesaro, cronometrista il Sig. Angelo Galante di Ancona.
UFFICIO STAMPA A.S.D. MANFREDONIA C5