Si è svolta ieri, presso l’Associazione Allevatori di Foggia, la presentazione del progetto “Plauto” sulla valorizzazione delle lane autoctone. L’incontro, al quale hanno partecipato molti allevatori della provincia e del Gargano, è stato organizzato dall’Università degli Studi di Bari e dall’ARA (Associazione Regionale Allevatori) Puglia e patrocinato anche dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, con l’assessore Leonardo Di Gioia.
Il progetto di cui si è discusso è quello relativo al possibile recupero della lana per una sua trasformazione e vendita. In tal modo si potrebbero ottenere benefici per l’abbattimento dei costi relativi al non utilizzo della lana stessa ed anche un guadagno se quella lana viene immessa sul mercato, specie nel settore dell’abbigliamento e della bioedilizia dove potrebbe essere usata come materiale isolante.
L’esempio pratico in tal senso è stato illustrato da allevatori del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, che hanno sviluppato questa iniziativa e che oggi possono contare sulla vendita della loro lana direttamente alle aziende che la trasformano in un filato per realizzare capi di abbigliamento.
All’interno del convegno il Parco Nazionale del Gargano ha esposto gli ultimi interventi a sostegno del reddito della categoria, come il contributo per il mantenimento in purezza della vacca podolica ed il progetto di una clinica mobile veterinaria.
Dopo il periodo resosi necessario per la redazione del nuovo regolamento per consentire l’erogazione del contributo, nel bilancio dell’Ente sono state assegnate le risorse necessarie per consentire all’associazione di Foggia di individuare i soggetti che possono ottenere il finanziamento a fondo perduto. Ma il passo successivo dovrà essere quello, già da tempo individuato dall’Ente, del “Paniere dei prodotti del Parco”. Pertanto attraverso la redazione di un disciplinare, per la tracciabilità e valorizzazione della carne, non soltanto di podolica ma anche degli altri esemplari allevati autenticamente sul Gargano, sarà possibile ottenere un incremento di reddito degli allevatori.
Altro progetto, da tempo finanziato dal Parco e che ci si augura di vedere presto realizzato, è quello della Clinica Mobile. L’iniziativa realizzata assieme all’Università diegli Studi di Bari, consentirà di intervenire con piccole operazioni chirurgiche direttamente nell’azienda dell’allevatore. Così, da un lato saranno evitate delle perdite di animali, causate dell’eccesivo costo per il loro trasporto, dall’altro sarà possibile formare sul campo giovani veterinari attraverso la pratica delle operazioni eseguite direttamente in azienda.
In ultimo, è stata ricordata anche l’iniziativa del “Teatro Stalla” realizzato dall’Ente Parco nell’azienda Latino a Mattinata. Un modo nuovo di vedere e vivere alcuni spazi di una stalla, rigenerata ed adibita per l’occasione a palcoscenico per giovani con diverse abilità o disagi mentali. Il tutto nell’ottica della socializzazione con fasce di giovani deboli e che molto spesso vengono emarginati.