“Penso che la compagnia Junior ballettO di Toscana sia nata per dare un’opportunità a tutti.”
Ce lo dice Paolo Piancastelli, nell’intervista che ci ha rilasciato assieme a Matilde Di Ciolo nel corridoio dei camerini del Teatro Comunale “Lucio Dalla” poco prima dello spettacolo di danza Romeo e Giulietta, che ha fatto tappa a Manfredonia lo scorso sabato 4 febbraio.
Uno spettacolo che travolge, carica, distrugge.
La storia è quella di Shakespeare: due famiglie, Montecchi e Capuleti, da sempre rivali; questa volta di etnie diverse.
Odio e amore si consumano su note travolgenti e passi di danza mentre i due innamorati superano le barriere razziste e discriminatorie in nome dell’amore. Un sogno vissuto mano nella mano, combattendo contro tutto e tutti, anche se destinato a morire con i due giovani corpi, ma lasciando viva la loro immortale passione. E’ un messaggio forte e diretto: andare oltre, non lasciarsi accecare dal pregiudizio; lasciare che accada quello che si prova, purché sia fatto con amore e forza di volontà.
Il tempo sembra fermarsi, la realtà circostante si annulla e si viene catapultati in una dimensione dai toni famigliari, in cui la tragica storia è raccontata con il corpo, nella sua intera bellezza.
I corpi sono quelli di giovanissimi, motivati e talentuosi danzatori, che hanno tra i 16 e i 21 anni, una compagnia nata dentro la storica compagnia del Balletto di Toscana. Giovani dunque, ma già alle prese con lavoro, ritmi stressanti, sacrificio. Perché affrontano tutto questo? Passione : forza motrice di tutto ciò che compiono ogni giorno. La fatica di un gruppo di ragazzi, in bilico tra adolescenza ed età adulta, che vuol farsi spazio con tutte le sue forze in un mondo in cui spesso fare arte ha un prezzo troppo alto.
La tenacia, che è loro compagna di viaggio, riesce ad avvicinarli, giorno dopo giorno, alla coronazione di un sogno.
Luigia Armillotta, 17 anni
Silvia Renzulli, 17 anni
Foto & Video di Ercole Capuano
