Domenica 22 Dicembre 2024

BCC di San Giovanni Rotondo: al via la Riforma del Credito Cooperativo (FOTO & VIDEO)

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Ieri presso l’auditorium Valentino Vailati di Manfredonia si è tenuto un incontro voluto dal CdA della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo al fine di rappresentare ai soci l’evoluzione della riforma del credito già avviata. Un appuntamento preceduto da altri tenutisi in vari paesi della provincia di Foggia, dove hanno sede filiali della stessa BCC e a cui faranno seguito altre tappe.
A descrivere la riforma in atto il Presidente della BCC di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Palladino, insieme al Dott. Giuseppe Scarale, Presidente del collegio sindacale, al Dott. Antonio Bonfitto, Direttore della filiale di Manfredonia e al Dott. Augusto De Benedictis, Direttore generale.
Con la riforma è iniziato per le BBC, – come ben illustrato da Palladino – un importante percorso di cambiamento, che permetterà di disegnare un modello organizzativo nuovo in cui le BCC come banche autonome, cooperative, locali, potranno inserirsi in un sistema più efficiente ed univoco tenendo conto sempre delle sorti del territorio di cui sono espressione diretta. Nel 2015 si è chiesto al governo di procedere alla riforma attraverso il coinvolgimento diretto delle BCC, così è stato possibile avviare un utile confronto con il Governo e la Banca d’Italia permettendo di plasmare la riforma avvicinandola il più possibile ai tratti distintivi della mutualità bancaria. Tra le richieste avanzate dalle autorità: Migliorare il sistema BCC; Utilizzare in modo più efficiente le risorse presenti; Aprire il sistema ai capitali esterni. Da qui i tre obiettivi fondamentali: 1. Valorizzare l’autonomia di tutte le BCC; 2. Accrescere l’efficienza; 3. Garantire l’unità del sistema stesso. La riforma del credito conferma le caratteristiche distintive della BCC: raccoglie e valorizza il risparmio del proprio territorio; è titolare della propria licenza bancaria; eroga il credito prevalentemente ai soci; eroga la maggior parte dei prestiti nella propria zona di operatività; l’assemblea dei soci nomina il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. Tutto ciò per mantenere un modello bancario basato sulla democrazia economica, la partecipazione e la ricerca di vantaggi collettivi non individuali. La nuova legge di riforma del Credito Cooperativo ribadisce e tutela l’identità e il ruolo delle BCC, viene ampliata la possibilità di coinvolgimento dei soci con l’innalzamento del capitale da loro detenibile e del numero minimo dei soci; ogni BCC dovrà aderire al Gruppo Bancario Cooperativo condizione per il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria; le BCC rimarranno titolari dei propri patrimoni e manterranno gradi di autonomia gestionale in funzione del livello di rischio da sviluppare in base agli accordi operativi con la Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo, della quale manterranno il controllo societario detenendone la maggioranza del capitale. I due obiettivi della capogruppo saranno sostenere la capacità di servizio della BCC e garantire stabilità e la liquidità alle nuove regole dell’Unione Bancaria. In ultimo la Capogruppo potrà aprirsi alla partecipazione di capitali esterni. Questa riforma con tutte le sue disposizioni in materia – sottolinea il Presidente – salvaguarda il nostro patrimonio di valori che ha contribuito negli anni alla coesione sociale, allo sviluppo partecipativo e al benessere diffuso.

Rossella Di Bari

 

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