All’interrogazione della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Rosa Barone, circa l’autorizzazione di compatibilità ambientale all’impianto Energas di Manfredonia, ha risposto l’assessore all’urbanistica Anna Maria Curcuruto. “Per quanto riguarda la revoca in autotutela la delibera della Giunta Vendola del 5 giugno 2015 in cui si dava parere favorevole all’impianto alla compatibilità ambientale, la Curcuruto ha premesso che una delibera si annulla solo quando esiste un prevalente interesse pubblico o ci sono motivi di illegittimità. L’autorizzazione ambientale è un parere endoprocedimentale, non è l’unico parere o l’unica procedura nell’ambito della realizzazione di un’opera. Poiché si sono sommati altri elementi di negatività, compreso quello relativo all’autorizzazione paesaggistica, mi risulta che a livello ministeriale, il Comune di Manfredonia, anche supportato da noi, ha posto il problema della ripetizione delle valutazioni ambientali.
L’assessore all’Urbanistica prosegue: “L’annullamento della delibera potrebbe non avere senso. Del resto, la conferenza di servizi a cui ho partecipato, di cui vengono riportate notizie e verbali proprio nel nostro parere, si è bloccata e non ha potuto procedere. Questa è la testimonianza che senza avere il quadro completo la questione non andrà avanti, anche perché è ancora in corso il giudizio a livello di Consiglio di Stato e quindi fare oggi un’azione di annullamento potrebbe essere inopportuno. Ogni volta che si annulla un atto si rischiano comunque danni consistenti”.
Conclude Annamaria Curcuruto: “L’interesse pubblico c’è, perché il pregiudizio è comunque forte. Esiste un equivoco sulla questione delle sanzioni, delle opere di mitigazione nelle compensazioni delle aree. Questa è un’opera per la quale ci batteremo”.