In tanti hanno scelto il Lago di Lesina e l’Oasi Lago Salso per celebrare la giornata mondiale delle zone umide organizzata dal Parco Nazionale del Gargano. Una giornata che ricade il 2 febbraio, data in cui è stata firmata la Convenzione di Ramsar che identifica le più importanti aree umide del mondo, ma che è stata celebrata nel weekend con visite guidate, gite in barca, passeggiate a cavallo, laboratori di educazione ambientale, reading di scrittura creativa e musica.
Sabato 4 febbraio la sala del Centro Visite di Lesina era gremita di giovani, gli studenti dell’Istituto Comprensivo e i ragazzi dell’associazione “Una mano amica”, che hanno parteciperanno con attenzione alla conferenza sul valore delle zone umide per il territorio. Oltre ad essere dei veri serbatoi di biodiversità, le zone umide sono luoghi di grande bellezza, l’ideale per gli appassionati di escursionismo e birdwatching. Ecco perché ieri in tanti hanno scelto il Lago di Lesina per una piacevole escursione in barca e l’Oasi Lago Salso per trascorrere una giornata a diretto contatto con la natura e con tutte le sue bellezze. Lo hanno fatto camminatori, appassionati di mountain bike, famiglie, boy-scout e associazioni di portatori di diverse abilità. A dimostrazione di come si possa fare di una zona umida anche un contenitore di inclusione sociale. Ieri, grazie al supporto di esperti in ippoterapia, giovani con disabilità sono saliti per la prima volta un cavallo, mentre ragazzi che hanno dovuto abbandonare il percorso scolastico hanno presentato ufficialmente la Compagnia dell’Oasi con un reading di scrittura creativa da cui è emerso un grande amore per questa terra.
Una terra ricca di tradizioni il Gargano. Di qui la scelta del Parco del Gargano di omaggiare in questa giornata due simboli per eccellenza, Antonio Facenna, il giovane allevatore di Carpino morto per salvare i suoi animali durante l’alluvione che colpì il Gargano nel 2014 e Antonio Piccininno, lo straordinario interprete della musica popolare garganica. Entrambi sono stati ricordati con le tarantelle garganiche suonate dai giovani eredi di zì Antonio, i Traditional Sound System di Carpino.