Quarta vittoria consecutiva per un Foggia concreto e convincente, che si sbarazza non senza difficoltà del Messina, salito in Capitanata con il chiaro intento di non prenderle. I rossoneri, infatti, devono sudare le proverbiali sette camicie per superare il muro dei peloritani, eretto a difesa della porta di Berardi, che resiste per un’ora agli sterili attacchi foggiani, con un giro palla spesso infruttuoso e privo dell’imbucata giusta o di un efficace ultimo passaggio.
Il Foggia scende in campo con il consueto 4-3-3, con Guarna tra i pali, difesa a quattro con Loiacono, Martinelli, Coletti e Rubin da destra a sinistra, Agazzi in cabina di regia (stante l’assenza di Vacca per noie fisiche) con Capitan Agnelli e Deli a supporto nel cerchio di centrocampo, e tridente offensivo confermato, rispetto all’incontro vincente di sette giorni fa con il Francavilla, con Chiricò, Mazzeo e Sainz Maza.
I messinesi si schierano con 10 uomini dietro la linea della palla, cercando di ripartire veloci in contropiede, mettendo in serie difficoltà i ragazzi di Mister Stroppa in almeno un paio di occasioni: decisivo ai fini del risultato è Guarna, che con una super-parata respinge un rigore in movimento a botta sicura di Anastasi, servito al bacio da Milinkovic dalla destra, dopo una pericolosa ripartenza.
Per il Foggia, nel primo tempo, conclusosi sullo 0-0, solo qualche tentativo infruttuoso, come all’8’ con tiro dal limite dell’area di Chiricò, deviato in tuffo in angolo, al 15’ con Agnelli che manda incredibilmente fuori da buona posizione, su assist di Mazzeo, al 25’ con un diagonale di Sainz Maza a fil di palo ed allo scadere con Loiacono, sempre di poco fuori.
Nella ripresa, invece, il Foggia scende in campo con il giusto piglio e con la voglia matta di far sua partita; si denota subito il cambio di ritmo, la maggiore cattiveria agonistica e le occasioni da gol cominciano a fioccare. Al 51’ delizioso assist di Deli per Mazzeo, con il bomber che si fa spazio in area sulla sinistra e lascia partire un tiro forte e teso che il bravo Berardi smanaccia in angolo volando all’incrocio; al 52’ sul susseguente angolo, Coletti di testa colpisce l’incrocio dei pali; al 54’ Agazzi dal limite, servito da Mazzeo, tiro centrale parato. Al 56’ la gara si sblocca: cross basso di Rubin dalla sinistra che bomber Mazzeo gira in rete nell’angolo alla sinistra di Berardi. Foggia finalmente in vantaggio.
Nemmeno il tempo di gioire, che dopo appena due minuti il Foggia chiude la contesa con un uno-due micidiale: stavolta è Mazzeo a ricambiare la cortesia a Deli (per un pregevole assist servitogli in precedenza) e gira in area per l’ex Paganese appostato in area, che controlla di petto ed al volo colpisce la palla spedendola nell’angolo, sempre alla sinistra di Berardi.
Vittoria in ghiaccio e gara virtualmente chiusa: inizia la girandola di sostituzioni, con il Messina che fa uscire Paulino Da Silva in luogo di Madonia (nel primo tempo Palumbo aveva già rilevato Grifoni infortunatosi seriamente), e Mancini per Ciccone, mentre nel Foggia esce Rubin al 61’ per Gerbo e Sainz Maza per Di Piazza al 66’; ultimo cambio al 70’ con capitan Agnelli che lascia il campo tra gli applausi per la sua ennesima prova generosa, rilevato da Sicurella.
Al 76’ terzo gol del Foggia causato da una deviazione di Palumbo verso la propria porta che l’arbitro battezza in rete, ritenendo che il pallone avesse varcato la linea. Per proteste viene espulso un nervoso Madonia, entrato pochi minuti prima.
Finisce 3-0 per il Foggia, che sale così temporaneamente in testa alla classifica, scavalcando il Lecce (nello stesso turno concomitante sconfitta in trasferta per Juve Stabia e salentini), in attesa del posticipo di martedi sera tra Catania e Matera.
Continua il magic – moment dei rossoneri di Stroppa, che dopo il tonfo interno contro l’Unicusano Fondi, hanno messo su 19 punti sui 21 disponibili, con sei vittorie ed un solo pareggio in trasferta contro la Fidelis Andria.
E sabato prossimo si viaggia alla volta di Taranto, per un derby che si preannuncia incandescente ed insidioso.
TABELLINI
FOGGIA (4-3-3): Guarna; Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin (16’ st Gerbo); Agazzi, Agnelli (25’ st Sicurella), Deli; Chiricò, Mazzeo, Sainz Maza (21’ st Di Piazza). A disp: Tucci, Figliomeni, Vacca, Sarno, Dinielli, Pompilio, Sanchez, Martino, Pertosa. All. Stroppa
MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Grifoni (30’ pt Palumbo), Rea, Bruno, De Vito; Paulino Da Silva (13’ st Madonia), Musacci, Sanseverino; Mancini (29’ st Ciccone); Milinkovic, Anastasi. A disp: Russo, Capua, Saitta, Akrapovic, Ricozzi, Benfatta, Marseglia, Ferri, Ansalone. All. Cristiano Lucarelli
Arbitro: ZINGARELLI Andrea della Sezione di Siena
Reti: 56’ Mazzeo, 58’ Deli, 76’ Palumbo (aut.).
Espulso: Madonia (ME) al 76’ per proteste.
Ammoniti: Loiacono, Bruno, Milinkovic, Agnelli.
Angoli: 5-4 per il Foggia
Note: terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori 9.000 circa (abbonati, paganti ed incasso non comunicati dalla Società).
Recupero: 2’ + 4’
VITTORIO SANTULLI