Manfredonia che funziona, Insieme per Manfredonia, avendo condiviso unitariamente la vittoriosa battaglia referendaria per il no, hanno verificato l’interesse comune di impegnarsi per attuare una prospettiva di discontinuità e rompere con gli ultimi venticinque anni di gestione amministrativa del comune di Manfredonia. Difatti, non si può sottacere che la stessa amministrazione è retta da un monocolore del PD che, con il suo modesto 27%, occupa di fatto il governo della città, usando e svuotando di volta in volta liste civiche, movimenti politici ed espressioni della società civile, impedendo di fatto agli stessi di rappresentare i propri elettori. Il famoso “accordo a tre” ha consentito a tre giovani politici rampanti di occupare le scene politiche nazionali, regionali, provinciali e comunali. Con i loro personalismi esasperati, hanno costituito situazione di degrado amministrativo, mancanza di idee e innovazione, soffocando sul nascere il ricambio e la crescita di una classe dirigente alternativa e non professionista della politica. Le recenti elezioni provinciali hanno dimostrato che il PD, senza ombra di dubbio, non ha alternative valide al suo interno. Tutti concordano che questa amministrazione è asfittica, senza idee, senza proposte alternative al declino economico e sociale della città. Siamo stati messi alla berlina dal Masaniello di turno, che, come lo appella Galli della Loggia sul Corriere, con parole degne del Marchese del Grillo affermando ” io sono io, voi non siete…”, di fatto scippandoci l’ospedale a favore di città come San severo e Cerignola. Questa situazione grave in cui versa la nostra città ha indotto questi movimenti a proporre un’alternativa all’attuale assetto politico amministrativo, che ha il suo fulcro nel P D ormai incapace di interpretare la città. Non ci riferiamo ai problemi giudiziari del Sindaco, che non ci interessano per la nostra battaglia politica, anzi gli auguriamo di uscirne a testa alta; ci interessano i problemi della città vessata, umiliata, delusa, messa alla berlina, e che vedono il declino e l’emigrazione come l’unica prospettiva possibile. Anche la stessa giunta sempre incompleta e con la spada di Damocle del rimpasto sugli alleati, è priva di iniziativa e di proposte concrete anche nell’attuazione dello stesso programma elettorale. Ci chiediamo come mai gruppi politici o assessori in carica, continuino ad avallare scelte politiche del monocolore P.D senza proteste o clamorosi abbandoni della giunta, pur sapendo che il P.D ha già deciso la loro messa da parte. Ancora più incomprensibile è l’atteggiamento di partiti, che non avendo rappresentati in giunta, silenziano pur di averne uno. Un assessore non vale la dignità politica! Il vero rimpasto dovrebbe essere la presa di coscienza del fallimento della coalizione Manfredonia 2020 sé qualcuno se la ricorda ancora. A breve Ci faremo promotori, di riunire le forze vive della città, raccogliere idee, proposte, suggerimenti atti a ridare una speranza degna della nostra storia e delle nostre tradizioni.