Ieri, venerdì 3 febbraio alle ore 16.30 circa si è tenuta,presso Palazzo dei Celestini, la presentazione del libro “Unità linguistica meridionale. Studi e ricerche in ricordo di Michele Melillo”. A presentare il libro c’erano: il curatore,Prof. Pasquale Caratù e il Prof. Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, conosciuto per la sua rubrica presso la RAI. Dopo una breve introduzione al libro, fatta dal Prof. Caratù, questi ha passato la parola al Prof. Sabatini. Egli,dopo aver ricordato il Prof. Melillo ha iniziato la presentazione dicendo che di unità linguistica meridionale,ossia di unità dei dialetti meridionali,si può parlare a partire dalla dominazione angioina, per poi proseguire con l’uso del volgare e diffondersi grazie ai commerci sia via mare(lungo la costa, specie grazie ai crociati) sia via terra(seguendo le vie tracciate dai romani,in particolare attraverso la via Appia, e i cosiddetti TRATTURI, strade usate dai pastori per portare le greggi da nord verso sud).All’introduzione storica ha fatto seguito brevi accenni ad alcuni saggi di vario argomento(letterario,archeologico, sulla toponomastica e l’onomastica). In conclusione il Professor Sabatini ha fatto dono ai presenti di due “chicche”: l’una riguardante un passo del Decameron ove Boccaccio parla del “Paese delle bestie”, il quale sarebbe la città di Vieste(tale affermazione era dovuta al fatto che, come spiegava il Professore che, nel dialetto locale “a Vieste” diventava “Abbieste”, da cui Boccaccio allegoricamente ha ricavato “il paese delle bestie”),tale riferimento toponomastico,continuava il Prof. era dovuto anche al fatto che tale nome era dovuto all’associazione del Gargano con la pastorizia e quindi alle bestie; inoltre, il Prof. ha voluto sottolineare che, negli ultimi anni in Italia, si sta assistendo ad un aumento dell’interesse per l’italiano, imputabile al fatto che una popolazione con un tasso d’educazione medio è esclusa dalla comunicazione a causa dell’aumento, nella lingua italiana di anglismi.
La presentazione è stata molto esaustiva e ricca di spunti per approfondire ed è stata accolta da una vasta gamma di uditori.
Michele Carpato
Articolo presente in:
News
Grandi, grandi tutti. Grandissimo professor Melillo, la cultura Italiana tutta, gli deve molto, soprattutto quella Meridionale. Meriterebbe la sua opera ed il suo lascito più degna ed ampia sistemazione, un museo e centro studi a parte. Tutti noi gli dobbiamo molto e molto dovremmo fare per valorizzarlo e così facendo proteggeremmo meglio il nostro territorio, i nostri valori il nostro essere. Ringrazio chi fra tante difficoltà opera per conservare e “vivizzare” la documentazione storica, grazie a tutti.