L’istruttoria della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Puglia, di cui alla nota del 5 agosto 2016, esaminati i bilanci del nostro Comune, relativi agli anni 2011-2012-2013-2014, i quali condizionano, per scivolamento, anche quelli del 2015 e 2016, ha riscontrato irregolarità tali da compromettere la continuità amministrativa dell’Ente. Scrive la Corte dei Conti che il Comune di Manfredonia “ha proceduto al riconoscimento e finanziamento di numerosi debiti fuori bilancio, anche di ingente importo… la situazione con le società partecipate è caratterizzata da rapporti molto precari… la critica situazione è stata già abbondantemente evidenziata in passato… senza risultato”; inoltre “il Comune di Manfredonia presenta un forte indebitamento (nel 2014 euro 52.545.000,00)… la gravissima situazione descritta sembra derivare dalla sostanziale incapacità dell’Ente di riscuotere le entrate e a pagamenti d’importo superiore alle riscossioni”.
A questi rilievi critici, il Comune di Manfredonia ha dato risposta in data 25.10.2016. La Sezione Regionale della Corte dei Conti, esaminati i chiarimenti forniti, ha inviato al Comune una seconda nota istruttoria, rilevando che per alcune questioni non sono state fornite risposte, per altre sono state fornite risposte parziali e non adeguate a superare le irregolarità analiticamente evidenziate, tali da compromettere la regolarità finanziaria e contabile cui improntare l’attività anche di questo Comune, per non incorrere nel “dissesto finanziario”.
Oltre alle disfunzioni generali lamentate, sono ben 22 i punti, che ribadiscono le critiche già riportate nella precedente nota, a seguito delle risposte evasive fornite. Di tali rilievi si elencato, qui di seguito, i più rilevanti, riprendendoli punto per punto dalla seconda richiesta della Corte dei Conti:
- “Per l’esercizio 2012, la differenza negativa di parte corrente (euro 651.239,13 ) risulta ripianata anche con l’utilizzo di una parte (euro 1.262.301,519) dell’avanzo di amministrazione 2011, che risultava quasi interamente vincolato”;
- “Il Comune di Manfredonia presenta gravi difficoltà in termini di liquidità. I dati forniti nella prima risposta istruttoria, pur risultando necessario un ulteriore approfondimento, dimostrano una situazione di estrema gravità, nonostante l’ente si sia avvalso di una consistente anticipazione di liquidità e abbia beneficiato (in termini di liquidità) degli effetti di due recenti operazioni di rinegoziazione di mutui… Il costante ricorso alla anticipazione di tesoreria ha comportato, per il periodo in esame, anche ingenti esborsi per interessi passivi (complessivamente euro 822.488,29)”.
- “Nel corso dell’esercizio 2014, al fine di procedere al pagamento di debiti con la società A.S.E. s.p.a., il Comune di Manfredonia ha fatto ricorso alla anticipazione di liquidità (euro 3.791.119,97) presso la Cassa Depositi e Prestiti”.
- “Nel periodo 2011-2014 la riscossione delle ingenti somme accertate per recupero evasione tributaria risulta lenta e molto bassa. Problematica risulta anche la riscossione di somme accertate in precedenza. Nella precedente istruttoria, nonostante specifica richiesta, non sono stati comunicati, distintamente per anno di accertamento e tributo, i residui attivi presenti nel rendiconto 2014 (in esame) e rendiconto 2015”.
- “La società Gestione tributi s.p.a. svolge per il Comune di Manfredonia le funzioni di accertamento e riscossioni delle entrate tributarie e patrimoniali. Trattandosi di società con partecipazione prevalente del Comune di Manfredonia, risulta meritevole di approfondimento la presenza di risultati non esaltanti per quanto riguarda la riscossione… L’Organo di revisione ha segnalato di non aver potuto vigilare adeguatamente sulla regolarità dei rapporti tra Ente e concessionaria della riscossione e di non avere avuto a disposizione la documentazione necessaria”;
- “La gestione dei residui nel periodo esaminato presenta forti criticità. La richiesta di dati e informazioni su tale questione è rimasta sostanzialmente priva di riscontro”;
- “Nella precedente risposta istruttoria sono state trasmesse varie informazioni relative alla questione GEMA s.p.a. (euro 3.530.966,85). Si chiede di specificare i seguenti aspetti: se tali somme risultano riscosse dalla società GEMA e mai riversate al Comune oppure se trattasi di somme accertate che GEMA avrebbe dovuto riscuotere e non ha riscosso; se erano previste verifiche periodiche in merito al riversamento del riscosso dalla società Gema e mai riversate al Comune… motivazione della mancata trasmissione della convenzione con la società GEMA in sede di procedura della insinuazione al passivo”;
12/13. “Nella risposta istruttoria sono stati illustrati vari aspetti relativi ai debiti fuori bilancio riconosciuti dal Comune di Manfredonia. Sono rimaste prive di risposta alcune domande e sono emersi ulteriori aspetti da chiarire… Dalla risposta istruttoria pervenuta, si evince che il Comune di Manfredonia, per gli anni 2014/2016, non ha provveduto al riconoscimento di debiti fuori bilancio… Si chiede di indicare la data di arrivo delle corrispondenti fatture e, inoltre, considerato il rischio di azioni esecutive, se e quando il Consiglio Comunale sarà investito della questione del riconoscimento di questi debiti”;
- “Come già riferito, il Comune di Manfredonia presenta un forte indebitamento e ha proceduto a due operazioni di rinegoziazione dei mutui. Si chiede di confermare che tali operazioni non hanno determinato un aumento dell’importo complessivo degli interessi passivi dovuti”;
- “I rapporti finanziari tra Comune e società partecipate presenta criticità… si chiede di confermare il mancato rispetto dell’art. 6 com. 4 del D.L. n. 95/2012”;
- Con riferimento al Consorzio COGEMIN (Consorzio per la gestione del mercato ittico di Manfredonia), dichiarato fallito nel 2014, si chiede di specificare come sono allocati i crediti vantati (verosimilmente non ancora riscossi dal Comune)”;
- “Come indicato nella precedente richiesta istruttoria, non risulta rispettato l’art. 1 co. 735 della legge n, 296/2006 in tema di pubblicazioni di incarichi e compensi degli amministratori delle società partecipate. Si forniscano chiarimenti”.
Di fronte a questi fatti, registrati e sottoscritti dalla Sezione Regionale della Corte dei Conti, noi ci chiediamo se sia giusto che un’amministrazione, responsabile di una gestione così negativa, possa continuare a mantenere nascosti i gravi rilievi mossi ai suoi conti e le relative conseguenze che ricadono ed ancor più ricadranno sulle teste dei cittadini. E ci domandiamo anche come possa la città ancora accettare o soggiacere a quest’opera di spoliazione del proprio futuro decretato, ogni giorno di più, da un’amministrazione esperta solo in fallimenti.
Si deve fare le denunce,in modo da commissariare il comune,in questo comune pagano le tasse solo i pensionati e chi tiene una busta paga,poi non pagano le tasse gli amici degli amici,poi danno gli appalti ai famigliari del comune vedi il canile.l’opposizione se e tale deve fare le denunce
Finalmente qualcuno ci è arrivato alla verità. Ultimo debito è stato il referendum sull’ENERGAS, tanto, hanno pensato, alla fine pagheranno i Pantalone (cittadini) non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. Grazie Amministrazione Comunale, grazie Pidioti ecco cosa avete combinato con il clientelismo.
E pensare che si dice che per gestire le risorse pubbliche “bisogna usare la diligenza del Buon Padre di Famiglia…..”