POTENZA vs MANFREDONIA 1 1
RETI: 27’ pt La Porta, 37’ pt Todino
POTENZA: Napoli, Cacciotti, Potrone, Esposito G., Guarino, Manetta, Pepe, Lionetti, Apicella, Todino, Guaita. All. Oberdan Biagioni.
A disposizione: Spinelli, Migliaccio, Tuccia, Lucchese, Cioffi, Cerone, Sinisgalli, Claps, Forgione.
MANFREDONIA: Tarolli, Fiore, Cicerelli, Pazienza, Esposito, D’Angelo, Coccia, Romito, Malcore, La Porta, Rinaldi. All. Raimondo Catalano.
A disposizione: Loliva, Raho, Sansone, Gentile, Bonabitacola, Ese, Castigliego, Molenda, De Rita.
Arbitro: Francesco Carrione di Castellammare di Stabia
Assistente: Andrea Nasti di Napoli
Assistente 2: Santo Zanfardino di Frattamaggiore
Ammoniti: Guaita, Pepe, Guarino, Pazienza, Romito, Cicerelli
Espulsi:
angoli: 6-1
extra time: 2-3
Potenza e Manfredonia si accontentano di un pari per ragioni diverse: Biagioni ha ammesso che non poteva fare molto di più in fase offensiva non avendo in rosa prime punte; Catalano, dal suo canto, è stato soddisfatto per come i suoi uomini hanno contenuto gli avversari diretti. Speriamo di non vedere più Coccia schiacciato in difesa come esterno basso.
Dopo soli pochi minuti, Pepe, sempre imbeccato da Esposito, ha avuto due occasioni da rete, nella seconda la palla ha saltato Tarolli ed è finita, contro la traversa. Imbarazzante il buco al centro del campo dove Esposito ha agito in assoluta libertà.
Scampato il pericolo il Manfredonia ha preso il controllo del match grazie ad un Rinaldi particolarmente brillante e lesto negli scambi con i compagni e nello smarcarsi dal suo controllore. Dopo un tentativo di poco alto sulla traversa del giovane esterno del Manfredonia, al 27’ pt è sempre Rinaldi a chiudere la triangolazione con La Porta che viene atterrato in area di rigore dal lento Guarino. Rigore. Sulla palla lo stesso La Porta che segna. I sipontini non si fermano ma dopo 10’ l’arbitro si inventa un rigore per un cross dalla sinistra di Potrone carambolato addosso a Malcore. Nello stupore dei calciatori in campo l’arbitro assegna un rigore che Todino realizza e pareggia. Al 37’ pt ancora una decisione incomprensibile del signor Francesco Carrione, arbitro della contesa, che annulla una rete di La Porta che, da punizione, scavalca la barriera mandando la palla contro la traversa; al tap-in di Malcore, il primo assistente segnala un fuorigioco molto dubbio.
Il finale è ancora biancoceleste con Rinaldi e La Porta sugli scudi.
Nella ripresa il Manfredonia si è abbassato davanti a D’Angelo ed Esposito chiudendo ogni varco alle sortite di Pepe &c. Biagione cambia gli attaccanti sperando in qualche varco verso rete. Alla fine ne sono scaturiti solo tanti scontri al centro del campo senza nessuna conclusione nello specchio della porta. Unica eccezione la punizione di Pepe, al 20’ st, sulla quale Tarolli si supera e sventa in angolo. Catalano cambia uno stanco Rinaldi con Molenda, 22’ st, e Gentile con Romito, 30’ st, senza aggiungere metri alla fase offensiva ed impensierire la difesa avversaria.
Dopo 3’ di extra time il pari si è concretizzato.
Antonio BALDASSARRE