Manfredonia, protetta dall’omonimo golfo, ha mostrato tutto il suo splendore in questo gelido inverno, vestendosi di neve. Le mirabili immagini della scogliera imbiancata del Gargano hanno fatto il giro dei social. Tra tutto questo candore, gli operatori degli stabilimenti balneari di Manfredonia e Siponto hanno dovuto combattere contro la burocrazia regionale e la Sovrintendenza “archeologica, belle arti e paesaggio” di Bari che si contendevano le richieste per il mantenimento degli stabilimenti tutto l’anno. La sezione Demanio e Patrimonio della Regione Puglia ha emanato gli “Indirizzi per il mantenimento delle opere di facile rimozione per l’intera durata della concessione demaniale marittima”, stabilendo la “balneabilità” per tutto l’anno. Purtroppo per qualche operatore, ligio alle regole, l’istanza di proroga ha sortito un diniego da parte della Sovrintendenza. Per non incorrere in sanzioni e sequestro dell’immobile, lo stesso viene smontato in tempo utile entro la scadenza prefissata (31 ottobre, termine della stagione estiva). Queste operazioni hanno determinato un pesante danno economico per poter adempiere all’ordine impartito dalla Sovrintendenza. Gli operatori del settore, però, manifestano le proprie perplessità sugli adempimenti adottati dalla Sovrintendenza regionale che ha di fatto colpito alcuni mentre altri hanno potuto mantenere indenne le proprie strutture balneari, non avendo ricevuto alcuna risposta negativa. Come mai i controlli sono latenti? O ci sono per alcuni e per altri no? Il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale varato con Delibera n. 176 del 16.02.2015 ed aggiornato lo scorso 26.07.2016 parla chiaro. Occorre che le Istituzioni facciano il proprio dovere, facendo rispettare le disposizioni di legge a tutti indistintamente. Gli operatori degli stabilimenti balneari di Manfredonia stanno costituendo un Consorzio affinché unanimemente riesca a far valere le proprie ragioni ai tavoli tecnici regionali. Queste manovre sono tese al rilancio del turismo tutto l’anno per creare un maggior sviluppo economico. Invece gli operatori del Salento e dei paesi garganici più conosciuti turisticamente riescono ad essere più incisivi in Regione perché hanno alle spalle vere e proprie organizzazioni di valenti tecnici comunali, avvocati e associazioni di categoria che portano avanti le proprie istanze, riuscendo a far mantenere aperti gli esercizi e gli stabilimenti balneari tutto l’anno. Tutto ciò a vantaggio dell’economia del proprio territorio. Manfredonia deve prendere spunto dalle buone prassi messe in atto dai “cugini” (dei paesi limitrofi) per architettare al meglio la propria macchina organizzativa. Perché solo uniti e facendo “rete” si possono abbattere le lungaggini e le disfunzioni burocratiche.
Grazia Amoruso
l’imprenditoria sostenibile ESISTE
MA VA APPLICATA
Zuzzu’ Vuoi dire che ci dobbiamo ricordare di non votare anche lo stimabile consigliere Gatta se anche lui dalle opposizioni non riesce ad ottenere risultati, ma forse di rappresentanza democratica non sai nemmeno cos’è, ognuno fa il meglio che può in un contesto politico bizantino dai quali proveniamo.
Come al solito non c’hai azzaccato… sei troppo rabbioso e rancoroso…
La soluzione l’hanno detta, è il consorzio che costituisce una forza rappresentativa che da forza al politici locali e non alla maniera manfredonia cioè a “fricacumbagn”.
Gli obiettivi comuni vanno perseguiti con con onestà e per persegire un interesse comune e non come avviene “nint p’ me e nint p’ te”…
e questo vale per tutte le attività produttive di questo di questo paese. Esempio emblematico è il settore pesca.
Buona serata a tutti
Per chi avete votato alle passate amministrative? E negli ultimi 25 anni a Manfredonia? Chi ha votato Vendola ed Emiliano? Quando il consigliere Gatta, dalla opposizione, lanciava allarmi in tal senso su questo specifico tema, fu tacciato di allarmismo ingiustificato. Ricordatevene alle prossime amministrative, politiche ed europee. Speriamo che ve ne ricordiate.