Domenica 22 Dicembre 2024

Una banale lite in famiglia rischia di finire in tragedia. Un giovane arrestato per aggressione e lesioni ai danni del proprio zio

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto per lesioni personali dolose aggravate, nonché deferito per minaccia aggravata, il 22enne L. M. M., di Manfredonia.

Una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri in servizio perlustrativo è intervenuta nella tarda serata di martedi scorso presso un’abitazione ove era stata segnalata una lite in famiglia con un ferito. Immediatamente giunti sul posto, i militari potevano constatare la presenza di un uomo ferito sia alla testa, con fuoriuscita di sangue, che ad un polso

Mentre venivano prestati i primi immediati soccorsi dal personale sanitario fatto subito intervenire, i Carabinieri hanno ricostruito quanto era accaduto poco prima. In particolare è emerso che vi era stata una discussione per futili motivi poi sfociata in lite tra l’uomo ferito ed il nipote convivente.

I nipoti, rientrati da un compleanno, si erano intrattenuti al piano terra facendo rumore e ridendo, disturbando però il riposo dello zio al piano superiore, il quale, affacciatosi per rimproverarli ed ammonirli di smetterla, faceva presente che stavano disturbando anche la nonna inferma. Inaspettata la reazione nel nipote Michele il quale, raggiunto lo zio e afferrato un pezzo della spalliera di un letto della camera, lo brandiva, dapprima solo minacciandolo, per poi colpirlo con violenza, provocandogli una lesione con fuoriuscita di sangue sia al capo che al polso con cui l’uomo aveva tentato vanamente di parare il colpo. Non pago dell’aggressione, L. M. continuava a minacciare di morte lo zio anche alla presenza dei Carabinieri nel frattempo sopraggiunti.

Riportato alla calma con non poche difficoltà dai militari, L. M. M. è stato quindi condotto al Comando Compagnia di Manfredonia. Sentiti i presenti e soccorso il ferito, dimesso dal Pronto Soccorso di Manfredonia con una prognosi di giorni 7 s.c., L. M. M., al termine degli accertamenti, è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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Cronaca · News

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