Cav. Pasquale Di Bari, un modello di vita da emulare

Pochi giorni fa, il  9 gennaio, si è spento all’età di 89 anni il Cav. Pasquale di Bari tra gli affetti dei suoi cari.

A lui va riconosciuto il merito di aver ideato e fondato insieme al fratello Giuseppe ed agli zii Matteo, Michele e Antonio Ciociola il Caseificio “La Reginella”, poi divenuto Silac alla fine degli anni ’50.

Sotto la sua presidenza, durata circa un trentennio, l’azienda è cresciuta in maniera esponenziale creando tanti posti di lavoro per i suoi concittadini.

Uomo estremamente colto ed intelligente, dotato di un’ottima esposizione. Non a caso negli anni ’60 presentò un’edizione del Carnevale Dauno, esattamente l’anno prima del noto presentatore Pippo Baudo.

Fece parte della giunta dell’Associazione Industriali per tanti anni, tra le sue passioni ricordiamo la caccia che praticò a livello amatoriale anche all’estero, il giornalismo sportivo che coltivò ai tempi dell’università nelle vesti di corrispondente per la provincia di Foggia del Corriere dello Sport.

Eppoi come non menzionare il suo grande amore per il Manfredonia Calcio, al quale non fece mai mancare il suo sostegno morale ed economico. La sua ultima apparizione al Miramare risale a qualche mese fa, in tribuna stampa, a tifare per quella maglia ed a commentare in compagnia degli amici più intimi la prestazione dei sipontini con la consueta competenza tecnica.

 Il Cav. Pasquale Di Bari lascia a tutti, in primis i suoi cari, una preziosa eredità ricca di esemplari valori umani da emulare con fierezza e senso di appartenenza alla nostra città.

Stefano Favale