L’assemblea dei soci di Manfredonia Nuova, in preparazione del voto per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Foggia, che si terrà il giorno 15 gennaio 2017, puntualizza quanto segue:
La legge 7 aprile 2014 n. 56, da alcuni detta “svuota province”, di fatto non abolisce le province ma toglie la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio voto sul loro funzionamento, giacché il suo sistema elettorale è diventato di secondo grado e compete ai soli consiglieri comunali eleggere il presidente della provincia ed il consiglio provinciale. Di conseguenza, le province sono diventate, per volontà renziana e del PD in particolare, la sede ideale per i giochi di potere dei partiti, col fine di erigere e tenere in piedi un sistema oligarchico costosissimo ed inefficace che nulla ha a che vedere con la democrazia.
Per questo, nelle ultime settimane, si è messo in moto un meccanismo, più o meno sotterraneo, sottratto al controllo ed al giudizio dei cittadini, con promesse e scambi di favore tra raggruppamenti politici e singoli consiglieri comunali, nella finalità di mantenere un equilibrio di potere che andrà a gestire diverse centinaia di milioni di euro e gli interessi di una popolazione di oltre 630.000 persone.
Questo sta avvenendo anche nella nostra città, dove vi è chi vuole assicurarsi un posto per future possibilità di avanzamento nella carriera politica e chi, con tale campagna acquisti, vorrebbe riabilitare la propria immagine quanto meno ammaccata, se non in crescente discredito presso l’opinione pubblica. Per esempio, crea stupore che il PD abbia candidato al Consiglio Provinciale il Sindaco di Manfredonia, già rinviato a giudizio per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione, e finga d’ignorare che egli cerchi, da queste elezioni farsa, di ottenere un’affermazione tale da poter dimostrare al suo partito di avere in mano il controllo del consenso, che sta alla base del potere affaristico clientelare che gira intorno al PD. La cosa sarebbe ancor più grave se tale partito, con l’appoggio di alcuni manutengoli, partecipasse al tentativo di Riccardi di usare la sua nuova carica come trampolino per ottenere il successivo raggiungimento dell’immunità parlamentare.
Per tutto ciò noi di Manfredonia Nuova riteniamo che queste votazioni siano solo un inganno per i cittadini ed uno sperpero di denaro pubblico. Pertanto il voto che il nostro consigliere comunale, prof. Italo Magno, esprimerà sarà finalizzato esclusivamente ad eleggere chi potrà assicurare la maggiore opposizione possibile a tale degradato sistema che ruota intorno al PD, a Manfredonia come nell’intera provincia di Foggia.
L’Assemblea dei soci di Manfredonia Nuova
Bene un passo in avanti, il vostro attaccamento al territorio è palese. Se avessimo fatto così negli ultimi 40 anni, saremmo meno colonia interna del resto della Puglia e più uniti come territorio garganico. Se anche altri consiglieri di partiti e movimenti, liste civiche, facessero come tutti voi, il Gargano intero potrebbe esprimere alla provincia tre consiglieri. E se avessimo fatto così alla regione e a Roma, avremmo espresso sempre, noi manfredoniani, tre consiglieri e tre parlamentari negli ultimi 40 anni. Prima il territorio dopo il partito.
Questo e il risultato di chi ha votato no al referendum,adesso vi tenete le province.
IL pd pagherà tutte queste perse per il culo,e la non vergogna nel candidare persone come Riccardi.La sentenza di Panzone in primo grado parla chiaro, Panzone corrotto ….. Riccardi…… L’unica speranza di Ricacrdi è l’immunità, al PD va bene avere uno con un piede in una fossa come Riccardi cosi sicuro può comandarlo a loro piacimento..
E’ una latrnia a cielo aperto che puzza di brutto e non se ne vergognano
E’ proprio così….. L’EQUAZIONE NON CAMBIA MAI…LA POLITICA : AI POLITICI = I CITTADINI ELETTORI : STANNO AI COMPAGNI ELETTORI DEI POLITICI… RISULTATO…. ESCE SEMPRE LA SOLITA POLITICA ED I SOLITI POLITICI…. E CHE POLITICI !!!!