Il Direttore Generale pro tempore dell’ASL Foggia non conosce il significato delle parole che usa. E, forse, nemmeno il contenuto delD.M. n. 70/2015. Non sa che dare del “gufo” a qualcuno, per esempio, è un grande complimento. Perché per la sua straordinaria capacità di vedere ciò che altri vorrebbero nascondere il gufo è sinonimo di saggezza e conoscenza.
E non sa, forse, il pro tempore, che il decreto ministeriale n.70/2015 propone – sì – la trasformazione dei punti di primo intervento in
punti di primo intervento territoriali, ma nel contempo introduce un ulteriore livello organizzativo delle strutture ospedaliere, opportunamente e specificamente previsto per le aree particolarmente disagiate sia geograficamente che meteorologicamente, come le zone montane o pre montane, o come quelle con collegamenti complessi che dilatano ulteriormente i tempi di trasporto.
Esattamente la fattispecie di cui è protagonista principale il Comune di Vieste e la sua area territoriale di riferimento. La medesima di cui è stata protagonista riconosciuto, e a giusta ragione, il Comune di Lucera e il suo territorio di riferimento.
E allora perché due pesi e due misure? Perché per Lucera l’ospedale di area disagiata, e per Vieste il Punto di Primo Intervento Territoriale? Che ci viene presentato, sempre dal pro tempore, come una miracolistica innovazione positiva. E invece non è altro che la trasformazione del pronto soccorso (con personale inquadrato negli organici) in un modello organizzativo a gestione del sistema 118 (con personale a convenzione). Insomma una sorta di SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA con autoambulanza al seguito. E nulla più’. Pensato per smistare i pazienti in altri presidi ospedalieri che distano almeno 60 minuti da Vieste.
Il Direttore generale, che conosce il Gargano non solo per ruolo Istituzionale ma anche per affezionata frequentazione turistica e di svago, non può non essersi reso conto di tale vitale esigenza. E, addirittura, aver dimenticato di segnalare al suo datore di lavoro (il Governo Regionale) l’esistenza a Vieste di un efficacissimo punto di pronto soccorso. E, tanto per non farsi mancare nulla, spacciare per soluzione miracolosa una evidente ” retrocessione”.
Si preoccupi di fare il mestiere per il quale è lautamente retribuito, dunque, il Direttore Generale pro tempore. E la smetta di polemizzare con chi per ruolo istituzionale e politico ha il dovere di preoccuparsi degli interessi e dei bisogni veri dei cittadini. E invece di compiacere i potenti di turno, o presunti tali, si ricordi che il territorio di Vieste e il Gargano, al pari di quello di Lucera e dei Monti Dauni, è stato recentemente classificato come “area interna svantaggiata” cui compete per legge un ospedale analogo a quello di Lucera, con un punto di primo intervento, 20 posti di degenza, e la previsione di importanti innovazioni organizzative quali la chirurgia di un giorno e i ricoveri non superiori a 5 giorni, con la possibilità di eseguire anche indagini radiologiche da trasmettere agli ospedali di primo o secondo livello di riferimento.
On. Elena Gentile
Per carità ci dimentichi, non si occupi più di noi, dell’ intero Gargano. NOI RICORDIAMO I SUOI “INTERVENTI” SULLA SANITA’ DELL’INTERA CAPITANATA. E c’è ne ricorderemo alle prossime politiche, amministrative e europee.
purtroppo gli obbiettivi non erano il gargano e capitanata… ma bruxelles
Quante domande quante risposte bla bla bla bla bla