Concittadine e cittadini,
in questo avvio del 2017 vi giunga l’augurio di un anno di amore, di benessere e serenità. Il terzo millennio si è aperto, purtroppo, con i peggiori auspici. Un liberismo spietato e senza freni fa prevalere gli interessi economici delle multinazionali su quelli degli uomini e dell’ambiente in cui essi vivono. La globalizzazione è stato l’indice più evidente di questa politica che ha trasformato gli uomini in merci, rovinando le famiglie ed annullando ogni identità economica e culturale dei popoli. Ne è disceso un esodo biblico ed un’accoglienza senza regole, molto diversa da quella che accompagnò l’emigrazione dei nostri padri nel secolo scorso.
Tuttavia, dobbiamo aver fiducia che il tempo buono tornerà. E tornerà a splendere il sole anche a Manfredonia. Questo è l’augurio per il nuovo anno, nella consapevolezza, però, che il tempo ed il futuro lo dobbiamo conquistare noi. Manfredonia ha saputo nel passato scrivere pagine importanti di storia e sono convinto che il tempo sia maturo per un nuovo risveglio. Una nuova classe politica sta per sbocciare, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che solo con il nostro corale impegno potrà crescere la pianta del progresso e del futuro. Abbiamo nel nostro seno tutte le risorse per la rinascita. In primis i giovani, con le loro idee, la cultura e le abilità.
Che il 2017 porti innanzitutto la rinascita del lavoro e della partecipazione sociale. Non dobbiamo più cedere al canto delle sirene, che dopo le promesse e gli entusiasmi hanno solo lasciato un cimitero di capannoni. Dobbiamo credere in noi stessi. Occorre puntare sulle competenze e sulle risorse che ci sono nel nostro territorio. I partiti preferiscono volare basso piuttosto che coinvolgere gli uomini migliori, i quali solitamente sono uomini liberi.
Che questo 2017 porti il rilancio della pesca, che ha fatto grande Manfredonia nel passato; del turismo, con la cura innanzitutto della città e riaprendola al mare; dell’agricoltura e dell’artigianato. Che vi sia più presenza e più controllo da parte dei cittadini; più serenità nel dibattito politico, perché non vi sono nemici in politica, ma piuttosto persone con idee diverse, tutte spendibili per il bene comune.
Che questo 2017 porti la pace nelle famiglie, in crisi anche per la mancanza di lavoro, ma più spesso per l’incapacità di accettare la diversità tra i partner di questa delicata cellula sociale, che rappresenta anche il collante dell’intero corpo sociale. Se non c’è comprensione tra i coniugi, come può esserci pace nell’intera società?
Che questo 2017 porti la quiete interiore in chi non ce l’ha. L’irrequietezza è anche una linfa che alimenta la nostra esistenza, ma il suo eccesso spesso ci porta ad atteggiamenti depressivi. Lo so che è difficile vivere. Ma le difficoltà della vita ci fanno più forti e possiamo uscirne fuori solo mettendo al di sopra di noi il bene comune. Solo quando riusciremo a sentirci parte integrale dell’intera società potremo dirci veramente uomini e donne.
Italo Magno
Presidente di MANFREDONIA NUOVA