Tra le iniziative culturali del Circolo Unione di Manfredonia, il Presidente, dr. Pio Longo, ha voluto dedicare un incontro alla poesia, presentando il nuovo libro di Maria Antonietta Cocco, che va ad aggiungersi alle quattro precedenti raccolte.
Il dott. Gregorio Fatone ha salutato ospiti e soci che hanno gremito l’elegante salone delle feste del Circolo, tracciando il curriculum della poetessa (Pucci per gli amici) madre di tre figli, nata a Taranto, ma sipontina a tutti gli effetti, considerando che vive a Manfredonia dal 1969.
Il dott. Fatone ha ricordato la prima raccolta, 1980, “CAMMINARE”, quasi una preghiera, nel tentativo di dare ai tanti perché dell’uomo oggi, combattuto fra speranza e disperazione, una qualche possibile risposta.
Ancora per i tipi delle dizioni ET di Milano, 1985, la seconda dal titolo “ALI NUOVE”, che raccoglie temi comuni ma eterni di vita, una confessione d’amore che si arricchisce della trama del vissuto.La terza, 1990, pubblicata dalla Claudio Grenzi editore, dal titolo “SAPORI DI PUGLIA”, un inno d’amore per la sua regione.Nel 2012, editore Andrea Pacilli, la quarta, “TRA OMBRA E LUCE”, dedicata ai suoi adorati quattro nipoti, continuando a dire della sua famiglia, della sua terra.
Oggi ecco “Le parole e l’anima”, dedicata ai suoi tre figli, editore ancora Andrea Pacilli, con una profonda introduzione del prof. Leonardo Filaseta.
La presentazione del libro è stata affidata alla bravura e alla sensibilità della prof.ssa Maria Pia Giuliano, la quale ha posto l’interrogativo “perché presentare un libro di poesie in una realtà in cui c’è poco spazio per la poesia?” per poter poi affermare, con passione e professionalità, che la poesia è ovunque, noi non la vediamo ma è dentro di noi, è in ogni angolo del mondo.
Suggestiva l’abbinata arte poesia, quando ha proiettato immagini di alcuni famosi quadri di Giuseppe de Nittis, Renoir, Federico Zandomeneghi, (“Cogliendo fiori”, “Il Tè”, “I papaveri”, “Lunch a Posillipo”, “Donne con ventaglio”) che hanno riempito di luce e di colori alcune poesie abbinate dell’Autrice (“L’amore”, L’amicizia”, “La rosa la viola il papavero”, “I ritrovati”, “Il silenzio”).
La prof.ssa Giuliano, che ha letto alcune liriche, ha riferito di aver colto nella raccolta di Maria Antonietta un filo conduttore che passa attraverso queste semplici parole:IL TEMPO – AMORE – NATURA, in un dialogo continuo tra l’io e la Natura, tra l’io e le Emozioni.“E’ il fanciullino pascoliano che piange, che ride per niente, e non sa perché.
E’ la voce di chi scava “nel porto sepolto” e porta in superficie le emozioni e le sensazioni che risvegliano la nostra sensibilità.Le poesie sono ricche di immagini familiari, di personaggi di vita quotidiana, tutto così vicino a noi eppure spesso invisibile.Si parla di CONDIVISIONE, FRAGILITA’ UMANA, ma anche di IPOCRISIE e SOTTERFUGI per cui ‘si sopravvive di giorno’ e ‘si sogna di notte la verità’. E’ per questo che il silenzio della notte piace tanto alla nostra autrice.
La lettura di queste poesie assume spesso un tono colloquiale, e conduce lo sguardo sull’emergere di un mondo reso vivo dalla limpida scorrevolezza del verso”.
Ancora profonde emozioni, quando la professoressa Giuliano ha lasciato il tempo della lettura ai nipoti di Maria Antonietta, Francesco e Vincenzo Pio, e alle figlie Michela e Manuela.
Nel concludere la bellissima serata, il Presidente dott. Pio Longo, a parte i ringraziamenti e i cadeaux di rito, ha voluto ricordare che Maria Antonietta ha già presentato tre raccolte al Circolo Unione, dando appuntamento a tutti per il prossimo libro…nel 2017.
CHE FAI? NON TI FERMARE
Che fai sogni nella notte
a occhi chiusi o a occhi aperti
l’itinerario perfetto dei giorni
che vanno e vengono
come una catena senza remissione
senza remore sottili
nell’eccellente spazio
che si dimensiona nelle ore
per il formidabile concetto
della vita come l’altalena
stupenda del bambino
che dirige le corde su e giù
Che fai ti piace dondolare
più ancora nei tempi notturni
dove è fondamentale
il quesito che si pone
perché emerge la vita
come la sublimazione
dell’essere uomo donna
Occorre allora perseverare
e Fare
non stancarsi e fare
in una similitudine costante
del sole rosso all’alba
nell’orizzonte nuovo
di emisferi infiniti precoci
di nuove memorie
Che fai non ti fermare
corri a cavallo veloce
Che fai nel pensiero
perfetto nell’immaginazione
Che fai non ti fermare
afferra con le mani alate
i capelli fuggitivi della Libertà
Poi torna nella notte
torna a sognare
Maria Antonietta Cocco D’Onofrio
INSIEME
Insieme nel mondo
insieme con la gente
insieme nell’anima e nel cuore
Andare ritornare sempre amare
finché negli occhi splende la luce
finché sulle labbra splende il sorriso
Perché non c’è altro che darsi agli altri
come lo spicchio dell’Universo
che va altrove e trova
nuove galassie nuovo spazio
nuovi emisferi senza confusione
Le stelle si possono condurre
riflettere nello specchio
e la luce inebria sul viso
assimila nuove emozioni
come un emblema di certezze
come un vessillo di unione
come l’evento sublime delle braccia
strette nelle braccia insieme
per circondare tutto
con un girotondo infinito superiore
clamoroso accogliente
ove nulla è incompiuto
e si detergono ansie e disagi
per il meraviglioso incontro dello stare
Insieme
Maria Antonietta Cocco D’Onofrio