Lo scorso 10 Dicembre si è tenuta presso l’Auditorium “C. Serricchio” di Manfredonia una conferenza circa EnerGas organizzata da Manfredonia Nuova, associazione culturale politica presieduta dal prof. Italo Magno, consigliere comunale d’opposizione presso il Comune. È importante sottolineare che, se sul deposito di GPL si è già detto molto, l’incontro avrebbe dovuto fungere prevalentemente da cosiddetta “prova al contraddittorio”, dove la stessa Associazione ha chiamato Angelo Riccardi, Michele Bordo, Michele Emiliano e Paolo Campo a dibattere pubblicamente circa le reciproche posizioni e responsabilità politiche sulla pesante situazione creatasi proprio nella “perla del golfo”, per il paventato arrivo di Energas/Q8.
Abbiamo avuto il piacere di parlare con un Magno provato, ma non demotivato. Partendo dalla volontà di chiarezza dello stesso presidente di Manfredonia Nuova, il consigliere si chiede lecitamente dove siano le prove della presenza del Sindaco a Bruxelles (unica testimonianza, l’atto integrale, ma senza firma di accettazione al protocollo della UE, del ricorso presentato al Primo Cittadino, pubblicato su un’altra testata locale,) tuonando un “mi aspetto dal Sindaco una smentita sulle mie affermazioni circa il ricorso che sarebbe stato presentato all’UE”. Comprensibile il sospetto, se si considera che, quando si parla di temi più delicati, i profili dei social network si riempiano di fotografie-ricordo. Stavolta, invece, nulla. Non un timbro di accettazione dei documenti, né un biglietto aereo (pagato da chi?), tantomeno un selfie sotto il palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea. Successivamente, parlando della partecipazione della cittadinanza all’affaire EnerGas, il consigliere Magno si è dichiarato soddisfatto di condividere informazioni con una cittadinanza che, se tre anni fa era definibile come dormiente, adesso inizia a partecipare spesso e volentieri a incontri, sit-in e conferenze. Buono a sapersi per chi come lui è conscio che nelle istituzioni si debba andare con “la forza della gente, dei cittadini”, piuttosto che con schiere di avvocati. Ai detrattori, coloro che fingono di essere contrari ad EnerGas per remare contro quando poi si tratta di agire, bisognerebbe spiegare che – sempre a dire del consigliere Magno – “le parole dicono meno di quanto dica la presenza fisica ad un evento”. Bisogna respirare l’aria della protesta per comprendere che in questa tragedia tutta manfredoniana siamo un “microcosmo che rivela ed illumina il macrocosmo” e ci aiuta a comprendere come girino le cose nel Bel Paese. L’appuntamento, per stendere un ricorso “dal basso”, è fissato per il 20 Dicembre prossimo, nella sede dell’Associazione Manfredonia Nuova dove, ancora una volta con la collaborazione di Gianni Lannes, si stenderà il ricorso da presentare a Strasburgo ed alle altre autorità europee e nazionali, e si avvierà la raccolta delle firme che l’accompagneranno. Intanto, attendiamo gli sviluppi di una vicenda sempre più grottesca.
Antonio Raffaele La Forgia
E intanto ci tolgono la linea ferroviaria, (per far passare i tubi del gasdotto?) e il primo cittadino spende parole denigranti contro la cittadinanza che ha votato no al referendum salva inquisiti, ipotizzando una ipotetica responsabilità per il proseguimento dei lavori per l’energas sui sostenitori del no.
Bene professore! E chi si fida più di questi cialtroni! Addirittura una denuncia priva di protocollo! Semplicemente pazzesco!
A qualche scienziato locale non è venuto in mente che Il “ricorso” a Bruxelles poteva essere inviato con PEC, invece di spendere soldi pubblici?????? Signor SINDACO ci dia il NUMERO DI PROTOCOLLO della sua deniuncia a Bruxelles, con la quale è stata “protocollata” sta denuncia?????? Speriamo che con le elezioni politiche si vada al voto anche nel nostro comune, al più presto. Ci si vede nel segreto dell’ urna.