A bocce ferme e mente fredda l’analisi che noi del Movimento 5 Stelle di Manfredonia sentiamo di offrire è che i vincitori sono tanti: i cittadini che hanno votato.
Questo referendum, così combattuto, ha un grande merito: la rinascita dell’interesse nei confronti dell’azione politica e amministrativa di una crescente parte della popolazione. La scelta di non essere passivi ed inerti è un positivo passo in avanti.
Tra governi non eletti, leggi elettorali cervellotiche e tentativi di imbavagliamento spacciati per “subdolo progresso”, questo voto rappresenta la legittima rivendicazione di coloro che intendono far sentire nuovamente la propria voce.
La vittoria del NO ha una forza travolgente, che se ne frega delle esternazioni razziste di un Chicco Testa (uomo di fiducia del Premier Renzi) “Il SI fa il risultato migliore a Milano, Bologna e Firenze e il peggiore a Napoli, Bari e Cagliari. C’è altro da aggiungere”…
E che si fa beffe delle offese della Puppato (parlamentare PD) che ritiene “scemi” quelli che hanno votato NO, cicalecciando “C’è stata in effetti una fuga di cervelli all’estero. Forse per quello che, all’estero, ha vinto il SI”…
Ma anche a livello locale le reazioni sono state stizzose.
Il sindaco Riccardi evoca la “Terra dei Cachi”, coinvolgendo in questa identificazione rancorosa anche la sua “amata” Manfredonia che palesemente non lo ha seguito nell’anelito pseudo riformatore, bocciato dal popolo.
Il suo vice Zingariello, invece, dimostra di non aver ancora capito il senso del voto referendario, quando dice “…oggi ha vinto anche Berlusconi, Salvini, Grillo, Monti…etc…che dovranno dividersi questo 60%…vediamo cosa saranno capaci di fare…”
All’esimio “geometra 2” ricordiamo che l’ammiccante, quanto sleale, quesito referendario verteva sul merito di un cumulo di (pessime) riforme costituzionali e non sull’operato del governo – men che meno su quello dell’amministrazione comunale, che ha altri motivi per essere giudicata negativamente.
Chi ha tentato di emulare il grande Gassman de “Il Mattatore”, rivelandosi però un fantozziano Villaggio, è stato proprio il caudillo Renzi, che in conseguenza di questa sconfitta deve dimettersi insieme alla corte governativa.
Come detto, la vittoria è da ascriversi ai cittadini che hanno dimostrato di non essere facilmente abbindolabili da salvifiche, quanto aleatorie, promesse e rosei, quanto illusori, orizzonti che si sarebbero magicamente materializzati solo con la vittoria del SI.
Tutto sommato, promotori del SI, vi è andata bene.
Giulio Cesare per aver tentato di sottrarre potere al Senato si è beccato ventitrè coltellate, voi invece solo un democratico sberleffo.
MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA