Matteo Paolantonio (Manfredonia 1970) artista sipontino, che da molti anni vive ed opera a Reggello (FI), ha realizzato una imponente opera pittorica ad olio di 3,15 x 2,16 m. Si tratta di un grande pannello, in legno compensato, su cui sono effigiati alcuni particolari architettonici delle “Logge di Piazza del Comune” e della “Chiesa del Giglio” di Montevarchi (AR). Ebbene, l’opera in questione è stata collocata (non molti giorni fa) sulla parete di uno dei corridoi del Liceo Artistico “R. Magiotti”, per l’appunto, di Montevarchi. Liceo dove il Nostro insegna “Discipline Grafiche e Pittoriche”. Scuola a cui il Paolantonio ha donato il summenzionato pannello. Opera fortemente voluta da Nedo Migliorini ossia dal Dirigente Scolastico del predetto Liceo Artistico. Dipinto davvero pregevole in cui prevalgono notevole velocità di esecuzione e, nel contempo, straordinaria coesione compositiva. Quadro di un’apparente semplicità che è il frutto di grande maestrìa. Si tratta, pertanto, di “semplificazione” (stilizzazione) dei vari elementi raffigurati e non di grossolano “semplicismo” stilistico. Il Paolantonio, difatti, padroneggia – con rara abilità – i più svariati materiali. E lo fa adattandoli alle soluzioni ed agli accostamenti più originali. Non di rado, dunque, le sue opere sono il frutto di contaminazioni stilistiche e di tradizione. Ciò denota, senza alcun dubbio, non solo un importante virtuosismo compositivo, ma anche e soprattutto una grande voglia di sperimentare per apprendere. Sì, un buon insegnante non smette mai di apprendere. Ciò in quanto “Insegnare è apprendere di nuovo”, come diceva il medico, insegnante e scrittore statunitense Oliver Wendell Holmes (1809 – 1894). A proposito di “insegnanti” e di “apprendisti”: Paolantonio, è bene ricordarlo, è stato allievo dell’ottimo pittore e scultore sipontino Franco Troiano. Artista di cui (proprio questa mattina) si è parlato nel Convegno Nazionale di Studi “Siponto e Manfredonia nella Daunia – Nuova Serie”. Meeting, organizzato dalla Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione di Manfredonia, tuttora in corso presso l’Auditorium “C. Serricchio” della nostra città. Ma torniamo a Matteo Paolantonio. Egli, prima di trasferirsi a Firenze per frequentare L’accademia di Belle Arti, ha vissuto stabilmente a Manfredonia per ben diciassette anni. Evidenzio ciò perché il Nostro più volte mi ha palesato la sua volontà di voler organizzare una “mostra personale” nella sua città d’origine. A dimostrazione, dunque, del suo forte legame con la nostra cittadina. Speriamo che ciò avvenga al più presto possibile (magari con la fattiva collaborazione delle istituzioni preposte). A Matteo Paolantonio (affermato professionista sipontino presente in importanti cataloghi d’Arte. Artista che ha esposto in numerose rassegne e mostre personali in Italia e all’estero, come si evince anche dalla sua biografia pubblicata sul sito web www.matteopaolantonio.it), dunque, vanno i nostri più vivi complimenti per le sue ottime qualità umane ed artistiche.
Francesco Granatiero
COLGO L’OCCASIONE PER ESPRIMERE LE MIE PIU’ GRANDI CONGRATULAZIONI PER UN NOSTRO ILLUSTRE COMPAESANO CHE CI ONORA NELL’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE DIMOSTRANDO CHE NON TUTTI NOI MERIDIONALI SIAMO I SOLITI TERRONI SECONDO CERTI STEREOTIPI, LEGGENDE METROPOLITANE E LUOGHI COMUNI.
QUELLO CHE PERO’ FA TANTO RABBIA E’ CHE CERTI GENI SONO SEMPRE COSTRETTI AD ALLONTANARSI DAL PROPRIO TERRITORIO, PER LA SERIE NESSUNO E’ PROFETA IN PATRIA.