“La vita non è quella che si è vissuta,
ma quella che si ricorda
e come la si ricorda per raccontarla”.
Non a caso abbiamo scelto questo stupendo aforisma che Gabriel Garcia Marquez riporta nel suo libro “Vivere per raccontarla”, dove non c’è solo il susseguirsi di giorni, mesi, anni, ma ci sono i sogni e la speranza, la voglia di non mollare, c’è la forza di combattere per arrivare ad un traguardo.
Siamo convinti sia stata questa la chiave di lettura che l’U.C.I.I.M. (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), l’A.M.C.I. (Associazione Medici Cattolici Italiani) e la S.I.M.G. (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie), sez. Dauna, con il valido supporto dell’Arcidiocesi di Manfredonia, Vieste, S. Giovanni Rotondo. abbiano voluto dare al “Terzo Corso di Educazione e dipendenze”, che ha chiuso il ciclo di incontri sulla educazione e le dipendenze con una Tavola rotonda.
L’intento, di ricercare proposte efficaci per ridare speranza e voglia di non mollare a quanti sono colpiti da queste nuove forme di patologie (droga, ludopatia, tabagismo, alcolismo, dipendenze da mezzi informatici, consumismo e iperconsumismo). Un impegno costante che i suddetti sodalizi, da tempo e in piena sinergia, stanno portando avanti su tutto il territorio coinvolgendo Istituzioni, scuole, famiglie, per una ancor più efficace sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui gravi pericoli derivanti da tali fenomeni in continuo sviluppo esponenziale.
A conclusione del “Terzo corso di educazione alla salute”, ha esordito la prof.ssa Arcangela Bisceglia, rivolgendosi al foltissimo e qualificato pubblico presente, costituito in massima parte da numerosi studenti, dovranno scaturire proposte concrete contro ogni tipo di dipendenze. Anche il dott. Renato Sammarco, presidente SIMG, in rappresentanza del dott. Salvatore Onorati, presidente dell’Ordine dei Medici di Foggia, ha auspicato la necessità di intensificare quelle iniziative idonee al fine di contrastare il fenomeno delle dipendenze attraverso il coinvolgimento ancor più incisivo dei medici di base nei confronti di quei pazienti che ne sono affetti e gli eventuali rimedi per venirne fuori.
Il dott. Antonio Battista, Direttore Sanitario ASL FG, nel suo interessante intervento, invece, ha posto in essere la visione complessa della salute che è benessere sociale, economico e personale. Per cui il SSN è chiamato direttamente in causa al fine di tutelare la salute collettiva attraverso il controllo dell’ambiente, dell’alimentazione, dell’acqua. “Educazione alla salute – ha aggiunto l’oratore – significa difendersi da tutte quelle forme di abitudini, stati d’animo, rapporti alterati in famiglia, tutti fattori che fanno vacillare l’equilibrio psicologico portandolo alle dipendenze patologiche.
Non meno interesse ha suscitato l’intervento del prof. Vincenzo Leone, docente ITE “G. Toniolo”. Egli ha sottolineato la necessità che la scuola prenda maggiore coscienza delle problematiche che gli studenti affrontano in una comunità eterogenea dove il coinvolgimento di tante figure portano i ragazzi a modificare il loro tenore di vita e, quindi, avvicinandoli a talune forme di dipendenze. “E’ in atto, – ha concluso Leone – un piano didattico personalizzato. L’intervento riabilitativo di presa in carico dell’alunno affetto da dipendenza, attraverso una serie di iniziative di accompagnamento”.
Note di plauso per la bella iniziativa sono state espresse dalla dott.ssa Michela D’Errico, dal dott. Paolo Balzamo, dal dott. Pasquale Conoscitore, dal dott. Antonio Mondelli e da P. Aldo Milazzo (camilliano). Le conclusioni affidate al dott. Giuseppe Grasso, presidente AMCI.
Matteo di Sabato