Domenica 22 Dicembre 2024

“Incubo” di una notte di mezz’estate: il trasferimento del Liceo Classico “Aldo Moro”

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Durante l’estate scorsa, la Provincia di Foggia ha approvato l’accorpamento del Polo Liceale: indirizzo classico “A. Moro” e indirizzo Scientifico “A. Galilei” in Via dei Mandorli e il trasferimento della sezione staccata dell’IPSSAR “M. Lecce” di San Giovanni Rotondo (sette classi dell’alberghiero) presso la sede di Viale Miramare (ex sede del Liceo classico di Manfredonia). Tutto ciò in virtù dell’aumento esponenziale delle richieste di iscrizione al neo Istituto alberghiero di Manfredonia che l’anno scorso fu ospitato temporaneamente nella Scuola Media Ungaretti. Dice la delibera, “per rispondere a tutti i fabbisogni risulta indispensabile e indilazionabile procedere al reperimento di aule/spazi scolastici, necessari per assicurare l’ordinario svolgimento dell’attività didattiche per l’Anno scolastico 2016/17 e fornire un opportuno riscontro alle esigenze degli Istituti interessati di Manfredonia”. Quindi il trasferimento era “indispensabile e indilazionabile”, secondo quando stabilito dalla Provincia di Foggia e deciso a seguito della conferenza di servizio del 04 luglio a cui partecipò il Comune di Manfredonia che s’impegnava ad assumersi gli oneri per l’adeguamento degli spazi e l’allestimento dei laboratori. Visto lo scarso spazio, si può comprendere in quale stato si trovano oggi il laboratorio linguistico e informatico e la biblioteca del Liceo classico relegati in magazzini e non fruibili perché non hanno gli spazi “adeguati”. Oggi il Polo liceale consta di 28 classi: 18 del Liceo scientifico e 10 del classico che dovranno fruire a turno del laboratorio scientifico per non accavallarsi, considerando l’esiguità degli spazi. Il dirigente scolastico del polo liceale, prof. Leonardo Pietro Aucello, afferma ai nostri microfoni, che non è stato sufficientemente messo al corrente dell’accorpamento dei Licei interessati e neanche invitato alla conferenza dei servizi succitata, ricevendo solo l’email del 5 settembre c.a. dalla Provincia di FG con oggetto “Trasferimento del Liceo Classico “A. Moro”. Gli insegnanti e le famiglie degli allievi sono sconcertati e delusi del trasferimento del Liceo classico, deciso in una “notte d’estate”, senza che i soggetti interessati fossero stati “tempestivamente” informati e in pieno svolgimento degli esami di recupero hanno incontrato gli operai impegnati nel trasferimento del materiale scolastico. La Provincia ha ritenuto doveroso l’accorpamento degli Istituti nel Polo liceale per il contenimento delle risorse pubbliche, approntando un provvedimento di utilizzo degli edifici e dell’uso delle attrezzature secondo criteri di ottimizzazione. Però, non è comunque concepibile e ammissibile aver sbaraccato gli insegnanti, gli studenti e tutte le attrezzature da un giorno all’altro senza una consona programmazione e informazione delle persone coinvolte. Si tratta appunto di persone e non di bestiame, preso e gettato così dove capita. Infatti non si sono ancora trovati gli spazi idonei ad ospitare i “laboratori”, oggi relegati nei cartoni, necessari per seguire il percorso curricolare, pagati a caro prezzo con i soldi di noi contribuenti. La mannaia della spending review colpisce tutti i servizi necessari e basilari per la vita di una comunità. Il sindaco di Manfredonia ha sempre affermato la necessità di dover cambiare rotta e intraprendere nuove strade protese allo sviluppo del turismo culturale, riqualificando e valorizzando i “gioielli” artistici, storici e ambientali che dispone il nostro territorio. Anche “l’istruzione” dovrebbe rientrare tra questi “gioielli” al fine di rinvigorire il capitale sociale della nostra comunità fatto proprio dalle nuove generazioni, indispensabili al progresso futuro.

Grazia Amoruso

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Commenti

  • A mio parere lo spostamento di sede del liceo classico non ha fatto altro che migliorare le condizioni degli stessi alunni “classicisti”, dato che è stato assegnato loro un piano, le classi migliori che sono state rifatte da cima a fondo (anche le finestre), hanno impiegato un laboratorio di disegno del liceo scientifico come aula, hanno una sala docenti con attrezzatura nuova (sedie e computer), due fotocopiatrici, possono usufruire di due palestre di cui una nuova, del laboratorio di lingue, anche dell’auditorium e della biblioteca… e c’è chi ha il coraggio di lamentarsi!
    Credo che per questa circostanza bisognerebbe pensare più ai miglioramenti fatti che alla benzina che si spende per fare un po di strada in più…

    Anonimo 21/11/2016 18:30 Rispondi
  • Ancora con queste storia ! Ma fateci il piacere ! L ‘ amore per lo studio , il desiderio di conoscere , l ‘ ansia di crescere e migliorarsi , si possono coltivare benissimo nella nuova sede. Il dubbio che sorge , a questo punto , è che non siano queste le priorità degli studenti che tanto stanno soffrendo di questo trasferimento. Forse in una sede decentrata erano più liberi , lontani da sguardi indiscreti , di fare quello che volevano ?

    insegnante itinerante 21/11/2016 14:26 Rispondi
  • Che cosa c’entra il sindaco con gli istituti superiori? Perché si scrivono queste cose che portano la gente a pensare che ci siano colpe del Comune, questa volta che non ce ne sono? E’ la signora Amoruso che è poco informata o si spiega male?

    Alternativa 21/11/2016 9:19 Rispondi

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