Tutto è scaturito dall’attenzione e dalla prontezza di una pattuglia del Comando Compagnia Carabinieri di Lucera, impegnata in un servizio di controllo straordinario del territorio: un’auto sospetta che transita in Via San Severo, l’alt dei militari, il conducente che si mostra inspiegabilmente troppo teso, apparentemente senza motivo.
Già, apparentemente, perché i militari mai avrebbero pensato di giungere all’inquietante ragione di tale comportamento: l’uomo, Giuseppe Albanese, un 36enne di Foggia gravato da innumerevoli precedenti di polizia e penali, portava nella cintura dei pantaloni un revolver calibro 38 special, con matricola abrasa, completamente caricato con munizioni a testa piatta, in perfetto stato d’uso e pronto ad essere utilizzato.
Gli uomini dell’Arma hanno così provveduto ad immobilizzare, in tutta sicurezza, il 36enne e, con il rinforzo di altri militari del Comando Compagnia, ad estendere la perquisizione anche al veicolo, risultato tra le altre cose sprovvisto di copertura assicurativa e quindi sottoposto a sequestro, e, successivamente, come da prassi anche all’abitazione dell’uomo.
l’Albanese, che non ha inteso riferire nulla circa il possesso dell’arma, si è limitato a dire ai militari di essersi recato a Lucera semplicemente per “fare un giro” con la compagna, che si è vista costretta, suo malgrado, ad assistere a tutte le operazioni di polizia.
L’uomo è stato dunque accompagnato presso la caserma di Via San Domenico per gli accertamenti di rito, al termine dei quali scattavano inevitabilmente le manette ai suoi polsi e si spalancavano, su disposizione del PM di turno alla Procura della Repubblica di Foggia, dunque, le porte del carcere, ove lo stesso si trova attualmente ristretto in attesa di udienza di convalida, che si celebrerà nei prossimi giorni.