Causa maltempo l’incontro con il Vice presidente della Camera dei Deputati, Luigi di Maio, si è tenuto nell’auditorium Cristanziano Serricchio del Palazzo dei Celestini. Hanno aperto l’adunanza i consiglieri comunali del movimento Cinque Stelle, Massimiliano Ritucci e Gianni Fiore, che hanno esposto le principali motivazioni del NO all’insediamento del mega deposito GPL della multinazionale Energas SpA. Fiore ha esordito con una cronistoria dei politici locali che hanno coperto e continuano a rivestire cariche importanti nei governi locali, regionali e nazionali. Dall’attuale sindaco Angelo Riccardi, all’on. Michele Bordo, dagli ex sindaci Gaetano Prencipe e Paolo Campo, attuale consigliere regionale, a Giandiego Gatta, attuale vice presidente del Consiglio regionale ed ex consigliere del direttivo della Federparchi per la tutela ambientale all’attuale membro del Consiglio Superiore della Magistratura, on. Antonio Leone. Nessuna di queste “illustri” personalità politiche del nostro territorio è stata in grado di far luce, in questi vent’anni, sul progetto relativo all’installazione del mega deposito GPL presentato dall’allora Soc. ISOSAR, oggi Energas. Eppure il progetto iniziale, incompleto e impreciso sulla questione della sicurezza e dell’impatto ambientale, ricevette le autorizzazioni dall’allora governo Vendola. Oggi la situazione è aggravata perché il “progetto” ha già ricevuto le autorizzazioni dal governo centrale. I consiglieri comunali penta-stellati confermano il “ritardo” di questo referendum e nonostante il loro dissenso in Consiglio Comunale sono stati quelli più incisivi nel combattere la battaglia contro Energas, organizzando manifestazioni e conferenze a tema per informare il più possibile il popolo sipontino, insieme alle associazioni, al Comitato e al Movimento “Manfredonia Nuova”. Anche le due consigliere regionali Antonella Laricchia e Rosa Barone, presenti in sala, hanno acclarato il loro NO ad Energas, ribadendo che il loro movimento continuerà a sostenere il territorio come fece un anno fa, quando il 6 novembre 2015 giunsero a Manfredonia con il deputato Di Maio, per affrontare la delicata questione. La politica regionale che stanno portando in atto è volta alla riqualificazione e riconversione dei territori pugliesi, profondamente deturpati dalle politiche selvagge e aggressive perpetrate negli anni come risulta essere quello di Manfredonia a seguito degli insediamenti Ex Enichem e Contratto d’Area. Oggi sono rimaste le cattedrali nel deserto. Sostengono le consigliere regionali “Attraverso un’opportuna riconversione è possibile creare nuovo sviluppo, valorizzando le ricchezze e i “gioielli” paesaggistici, artistici e culturali che il territorio offre”. Infine Luigi Di Maio ha accentuato lo sguardo sul territorio pugliese, profondamente violentato, paragonandolo al “Davide” che combatte contro “Golia”- Energas che vuole speculare, preoccupandosi del proprio business a danno del nostro territorio. “Il progetto non poggia su fondamenta stabili in termini di sicurezza perché si vuol insediare in un territorio con un alto rischio sismico, quindi nessun cittadino potrebbe votare a favore”. Continua Di Maio “il cittadino oggi ha maturato un nuova consapevolezza che non si basa più sui TG e sui quotidiani o i media elettronici ma sul campo. Egli scende in prima linea per occuparsi personalmente della “res” pubblica”. Il movimento Cinque Stelle non è contro gli imprenditori “Onesti” che creano sviluppo, rispettando il bene pubblico, ovvero la salute dei cittadini e l’ambiente. Gli “amministratori” dovrebbero tornare ad occuparsi di più del “bene pubblico” e non di quello “privato” come fa il governo Renzi e quelli che lo hanno preceduto. Sostiene Di Maio che la città di Manfredonia ha una buona occasione, anche se tardiva, di manifestare a gran voce il proprio NO all’installazione del deposito GPL. Il popolo vuole riscattare il proprio territorio dalle “scellerate” politiche pregresse e finalmente pensare ad una nuova idea di sviluppo più consona con la vocazione del territorio legato al mare,all’agricoltura e al turismo eco-sostenibile. Infatti Di Maio si sofferma un po’ sulle idee progettuali di Green Economy che tedeschi, olandesi e altri paesi dell’UE hanno abbracciato per creare lo sviluppo economico, sfruttando il potenziale delle fonti energetiche alternative. Cosa che invece l’Italia ha sviluppato male, deturpando in parte il Gargano e i Monti Dauni con un insediamento delle pale eoliche non ben strutturato a vantaggio degli imprenditori “furbetti” che hanno speculato senza ottenere un reale “risparmio” delle bollette “energetiche”. L’on. Di Maio augura tutti di votare in massa, domenica 13 novembre, con consapevolezza.
Grazia Amoruso
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I NOSTRI POLITICI DOVREBBERO LOTTARE PER UN GRAN DEPURATORE ALLA FOCE DEL CANDELARO E FAR TOGLIERE I VELENI SOTTERRATI NELL’AREA EX ANIC ALTRO CHE IL GRANDISSIMO DEPOSITO DI GP!!!!
Oltre a votare in massa NO!al referendum del 13.11.2016 le politiche che i “distratti” amministratori di Manfredonia dovranno elaborare per creare un nuovo progetto di sviluppo dovranno essere quelle di valorizzare le risorse che lo stesso territorio offre. Per questo perché non pensare alla donna come “operatrice ittica”? Perché non pensare al turismo? Perché non bonificare la Riviera Sud collegandola a Siponto? Facendo si che il turista possa godere delle bellezze del nostro territorio. Penso che sia arrivato il momento di cominciare a buttare le basi per creare una nuova forma di società ove non trova posta alcuna forma di ingiustizia. Senza giustizia infatti non c’è dignità delle persone, non c’è libertà, non c’è democrazia, insomma, non c’è comunità.