A seguito di un’intensa attività investigativa, su delega della competente Autorità Giudiziaria, gli uomini del nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, hanno accertato e contestato, durante il corrente anno, numerosi abusi in materia demaniale, urbanistica e paesaggistica, il litorale di giurisdizione. In particolare, a seguito della presenza di stabilimenti balneari di nuova concezione o della ristrutturazione di alcuni già esistenti, alla luce di diposizioni normative quali il D.Lgs. 42/2004 recante “Codice del Paesaggio”, del D.P.R. 380/2001 recante “Testo unico in materia di urbanistica ed edilizia” e degli artt. 54 e 55 del Codice della Navigazione, personale di questo Comando ha espletato un’accurata attività investigativa e repressiva che ha visto, nel Circondario marittimo di Manfredonia, emergere numerose condotte contra legem da parte dei titolari/gestori degli stabilimenti balneari stessi. Fino ad oggi, sono state redatte, nel Comune di Manfredonia n° 12 Comunicazioni di Notizia di Reato a carico di titolari/gestori di strutture balneari per non aver ottemperato allo smontaggio al termine della stagione estiva, o per aver realizzato opere di difficile rimozione, o locali non espressamente previsti nei titoli autorizzativi; in due casi, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, ha disposto il sequestro preventivo della struttura; in un caso, parte di una struttura balneare è stata sequestrata d’iniziativa. Nel Comune di Zapponeta, invece, in cui nel periodo sopramenzionato, sono state redatte n° 7 Comunicazioni di Notizia di Reato a carico di titolari/gestori di strutture balneari per violazione di diposizioni in materia demaniale, urbanistica e paesaggistica, nonché la presenza di strutture in zone soggette a vincolo SIC/ZPS (siti di interesse comunitario e zone a protezione speciale); in un caso una struttura balneare è stata sequestrata d’iniziativa.
Inoltre, sono state accertate numerose dune di sabbia realizzate senza le necessarie autorizzazioni, mentre a seguito di un’accurata e certosina attività info -investigativa, è stata accertata la presenza di un fondo di 12.000 mq circa, interamente sul demanio marittimo, abusivamente occupato da persona con numerosi precedenti penali, e comprendente la realizzazione di costruzioni abusive ivi incluso uno scarico di reflui non autorizzato. In alcune delle attività operative testè menzionate, sono state condotte con la collaborazione delle Forze di Polizia come Carabinieri, Polizia di Stato e Vigili Urbani, nonché il valido apporto degli Uffici Tecnici dei rispettivi Comuni. Visti i risultati ottenuti e le numerosi violazioni accertate, l’attenzione e la sensibilità della Procura della Repubblica di Foggia alle problematiche relative agli illeciti in materia ambientali e di tutela dell’ecosistema costiero, il Corpo delle Capitanerie di Porto, quale braccio operativo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare continuerà l’attività di controllo con maggiore intensità al fine di tutelare l’ambiente marino del Circondario e reprimere gli abusi.