Giovedì 21 Novembre 2024

Menale, Energas (di P. Delle Noci)

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Un binomio che turba il Manfredoniano. Energas per le inquietitudini che provoca, Menale per la manifesta protervia.

Diamante Menale, dal 15/10/1996 è presidente del Consiglio di Amministrazione della ISOSAR che rinuncia alle agevolazioni concesse con decreto ministeriale n. 31964 del 30 giugno 1997, di cui alla legge n. 488 del 1992. Le agevolazioni sono state revocate con decreto ministeriale n. 99973 del 29 maggio 2001: Dichiarazioni dell’allora Ministro delle attività produttive Antonio Marzano, in risposta all’interrogazione parlamentare a sostegno dell’insediamento ISOSAR a Manfredonia. L’interrogazione venne presentata, nella seduta parlamentare del 1° Luglio 2002, dall’ex on. Renzo Lusetti (allora Margherita DL-l’Ulivo). Quello stesso Lusetti, democristiano, poi Margherita, PD e infine UDC, che sedeva al tavolo del ristorante prenotato a nome della “P3″ (dichiarazioni di Arcangelo Martino durante gli interrogatori del 2010).

La rinuncia del finanziamento è stata forse determinata dalla fretta con cui è stato identificato il sito di Manfredonia per l’insediamento ISOSAR; ignorando che  l’area prescelta fosse soggetta a vincoli SIC-ZPS.

Nonostante la rinuncuia del finanziamento pubblico, il progetto ISOSAR non’è stato cestinato. E’ giaciuto nel cassetto del ministero in attesa di “Buone nuove” da parte di qualche informatore, osservatore e/o collaboratore.

Nel frattempo Menale fa il suo lavoro da imprenditore e continua la sua attività con vari insediamenti. Attività che può causare anche qualche disavventura come quella capitata nel Comune di Guidonia Montecelio dove, con ordinanza 127/2011, si “… ordina alla Società Energas S.p.a. presidente Diamante Menale… la Demolizione ed il ripristino del precedente stato dei luoghi entro il termine perentorio di giorni 90 (NOVANTA) dalla notifica…”. L’ordinanza dirigenziale 127/2011 riguardava la demolizione di lavori edili abusivi per l’installazione di un serbatoio di stoccaggio GPL della capacità nominale di 300 m cubi”.

Se non si tratta di omonimia lo stesso Diamante Menale, da vero imprenditore all’italiana, cerca di creare e/o consolidare anche i rapporto con la politica attraverso l’impegno diretto. Un certo Diamante Menale lo troviamo candidato, nella lista Udc-Casini Unione di Centro, a sostegno del candidato sindaco Raimondo Pasquaino, per le comunali di Napoli del 2011. Per le comunali di Casal di Principe del 2014 è candidato, sempre se non trattasi di omonimia, nella lista PrimaVera Casale con Elisabetta Corvino sindaco. Nello stesso anno l’Assemblea straordinaria di Assocostieri, riunitasi il 28 gennaio 2014, nomina Diamante Menale Presidente Energas Spa di Napoli.

Nel frattempo a Manfredonia qualcosa cambia. Per una strana coincidenza e per la “foga” di distribuire a destra e a manca le risorse del contratto d’area, sono stati autorizati alcuni insediamenti in un’area con vincolo SIC-ZPS. Una distrazione che ha costretto l’Europa ad intervenire con l’avvio della procedura d’infrazione. Per ovviare a tale procedura si è dovuto svendere e destinare ad altro parti del nostro territorio.

Diamante Menale è sempre lì in agguato e pronto a intervenire per il suo insediamento Energas a Manfredonia; anche senza finanziamenti pubblici e sfidando una città ostile. Un’atteggiamento che provoca sconcerto. Perchè Menale si dimena contro una città ostile? Quali sono le motivazioni che lo istigano a lottare contro la popolazione?

Il terreno fertile è stato favorito anche da un’altra distrazione: con delibera di C.C. 34/2014 è stata approvata una variante alle N.T.A. del P.R.G. di Manfredonia. Occasione per apportare una variante anche al territorio destinato a Energas che già nel settembre 2013 si riproponeva con un brogliaccio di 214 pagine. Vendola e la sua giunta, dopo le elezioni del del 31 maggio 2015, prima di lasciare le poltrone, col pretesto di non aver trovato strumenti ostativi al progetto Energas ed eludendo ogni principio di deontologia politica, hanno espresso, con DGR. n.1361 del 5 giugno 2015, “… parere favorevole condizionato di compatibilità ambientale …”.

Manfredonia s’accorge dell’arcano solo quando una nube bianca, dal sapore dolciastro con retrogusto di amaro, si è abbattuta sulla città. Era lo zucchero a velo che copriva i panettoni Diamante farciti con gocce di cioccolato amaro di Menale. Un misero gesto che ha indignato la stragrande maggioranza dei manfredoniani, per il tentativo di essere reputati un popolo di “magnaroni” pronti a svendersi per i “panettoni”.

Responsabilità, modi e metodi con cui si è arrivati al referendun cittadino contro l’Energas, sono stati ampiamente argomentati.

Oggi però, noi cittadini di Manfredonia, siamo chiamati ad esprimere il nostro voto, pro o contro l’insediamento Energas. Come cittadino che avverte la necessità di uno sviluppo diverso da quelli propinati in passato; scelte che hanno consentito di depredare e devastare il nostro territorio, partecipo alle attività di propaganda per il voto referendario. Andrò a votare, farò votare e voterò NO all’insediamento ENERGAS per motivi più che noti.

Una vittoria del SI andrebbe a certificare l’idea che Diamante Menale si è fatta dei manfredoniani.

Se è vero che i proverbi ci azzeccano sempre, c’è quello che dice: Con un SI ti impicci, con un NO ti spicci. Io mi spiccio con un bel NO e spero che lo faccia la stragrande maggioranza dei manfredoniani.

Pino Delle Noci

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Commenti

  • NON VOGLIAMO CONVIVERE CON QUESTO MOSTRO! SE LO METTANO IN TESTA ANCHE I LECCHINI I SERVI E I COMPLICI DEL MOSTRO! LASCIATE STARE NOI E I NOSTRI FIGLI LASCIATE STARE MANFREDONIA!!

    DINO 05/11/2016 12:24 Rispondi
  • Quando di mezzo c’è la politica, sicuramente c’è un inganno.

    antonio 01 51 05/11/2016 10:52 Rispondi
  • NO tutta la vita

    Doniano 05/11/2016 9:33 Rispondi
  • D’accordo pienamente con te!
    vincenzo,pfDV.

    vincenzo 04/11/2016 20:51 Rispondi

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