A Oscar Giannino, che oggi a “24Mattina” su Radio24 – trasmissione che ascolto spesso in auto mentre tento di uscire indenne dal traffico di Roma – ha ritenuto opportuno bacchettare il sindaco di Manfredonia che “si è permesso di attaccare Lino Banfi” andrebbero dette alcune, poche, cose.
Intanto che la libertà di opinione deve riguardare tutti, da Lino Banfi al primo cittadino di Manfredonia, passando per gli oltre cinquantamila abitanti della mia cittadina d’origine. Dunque, se l’attore pugliese – di Canosa di Puglia (a un’ora circa di auto dal centro sipontino) – ha accettato la proposta di girare uno spot per un’azienda che vende il gas è stato libero di farlo. Allo stesso modo il sindaco Riccardi è libero di criticare tale scelta, soprattutto se lo riguarda. Certo, i due sono mossi da motivazioni decisamente distanti. L’attore ha prestato la sua immagine per uno spot, immagino pagato dall’azienda committente, com’è ovvio che sia. Dunque, come egli stesso ha dichiarato, ha fatto semplicemente il suo lavoro. L’altro, però, il sindaco, non si oppone per motivi di immagine o perché qualcuno lo paga per farlo, anzi, se è per questo da mesi in città è in corso un braccio di ferro con un’azienda che ha tentato in tutti i modi di solleticare i peggiori istinti del genere umano, fino alla sponsorizzazione della locale squadra di calcio. E va tutto bene, ognuno combatte utilizzando i mezzi (si spera sempre leciti) che possiede. Però è un dato di fatto che una comunità intera si sta opponendo a tutto questo, rimandando indietro regali e chiedendo – cosa che si farà il 13 novembre – di essere consultata tramite un referendum.
Energas ha promesso posti di lavoro e benessere diffuso, e soprattutto sostiene che non ci sia alcun rischio per l’ambiente. Mi permetto sommessamente di osservare che non credo esista alcuna certezza su nulla di tutto questo, e non perché ci sia qualcuno che stia mentendo, ma semplicemente perché non esiste un solo insediamento di tipo industriale a impatto zero o che non abbia implicazioni di carattere ambientale. Quanto ai posti di lavoro, è stato dimostrato nel corso degli ultimi vent’anni che anche quel massico processo di reindustrializzazione che si chiamava “contratto d’area” ha lasciato, ahinoi, su quel territorio solo le briciole. Rimettere tutto in discussione per un deposito di gas, francamente, sembra un po’ poco.
A Oscar Giannino, che è un attento osservatore di come questo Paese sia spesso la caricatura di se stesso soprattutto quando indietreggia davanti a qualunque tipo di progresso, andrebbe raccontata molto sinteticamente la seguente storia: a Manfredonia, negli sessanta, veniva impiantato il petrolchimico Enichem che, da un lato ha offerto per anni benessere economico, e dall’altro sconquassava il territorio costiero con l’inquinamento chimico che tra le altre cose è stato anche causa di malattie mortali tra i lavoratori dello stabilimento. Più di una volta, l’episodio più grave è avvenuto nel ’76, vi sono stati incidenti che hanno visto la popolazione fuggire letteralmente dalla città nel disperato tentativo di mettersi in salvo. Per fortuna non è mai accaduto nulla che si debba ricordare sotto la voce “tragedia”, ma è stata solo “fortuna”.
Dopo tanti anni Manfredonia, anche dopo lo sgangherato tentativo di reindustrializzarla, sta cercando di tornare alla sua antica vocazione turistica.Manfredonia è la “porta del Gargano”, di un parco naturale unico nel suo genere e di un territorio ricchissimo di storia e misticismo (a pochissimi passi dalla San Giovanni Rotondo di San Padre Pio e da una delle mete più importanti della via Sacra Longobardorum, che è Monte Sant’Angelo). Si potrà rivendicare il diritto di non ripetere gli errori del passato e di guardare al futuro in un modo diverso che non sia quello imposto da interessi commerciali che di certo non cambierebbero il destino di quella terra?
E si potrà rivendicare il diritto di dire a un attore che tutti amiamo che magari, questa volta, può essere anche incolpevolmente incappato in un piccolo infortunio, dato che Banfi ha dichiarato di aver girato lo spot in tempi non sospetti?! Non è che se hai recitato in pellicole “indimenticabili” – come “La liceale nella classe dei ripetenti” fino al più morigerato “Medico in famiglia” – ricevi in automatico il dono dell’infallibilità papale. Perché quello ce l’ha, appunto, solo il Papa. Dunque nemmeno Giannino (e tantomeno io).
fonte: http://www.cultora.it/energas-banfi-ha-sbagliato-capita-e-a-oscar-giannino-dico-che/
*Gennaro Pesante, nato a Manfredonia nel 1974. Giornalista professionista, vive a Roma dove lavora come responsabile dei canali satellitare e youtube, e come addetto stampa, presso la Camera dei deputati.
Ma che jet facen… con questa polemica state facendo ridere i CAGGEN….
in tutta ITALIA.
Bravo Francesco ottima disamina
Gennaro da ciò che scrivi credo tu non sai neanche di cosa parli ! Sai perché non esisterà inquinamento ? Molto semplice perché non esisterà alcun ” IMPIANTO INDUSTRIALE ” !
È un semplice e banale deposito non una industria ! Non si lavora ne si trasforma nulla ! Si movimenta esclusivamente a CICLO CHIUSO ( mai il GPL viene a contatto con l’aria ) del GPL
E ovviamente senza accento, prima che qualche grande giornalista mi crocifigga 😉
Ancora con Lino Banfi ce l’avete? È’ basta! Siete ridicoli per non dire altro… A buon intenditor…
Nello spot di Banfi non si nomina mai Manfredonia, mai viene citato il deposito: si nomina solo il GPL che ci da una mano, come il metano.
Per girarlo ha pure percepito il giusto compenso! Perché e chi ha sbagliato????
Io penso il nostro Sindaco che se lo poteva risparmiare di chiamarlo in causa. Va bene condannare l’uso dello spot prima del referendum, ma quello spot è di proprietà dell’Energas! Che c’entra Banfi?
Ecco dove sta l’errore!!!
Egr. Dr Gennaro,
Le dico solo qualcosa a proposito di tale situazione:
1-il Sig. Banfi fa pubblicità per Energas come qualsiasi altro personaggio lo fa per es:Edisongas etcc
2-il sindaco di cui parliamo (almeno per come la vedo io)e’ stato prima alla finestra per vedere come era la situazione e dopo e’ sceso in campo .
insomma ha aspettato da che parte girasse il vento.
Lo stesso sindaco non sta facendo nulla per l’ospedale che e’ ormai allo sbando riducendo la ns. cittadina ad uno schifo
3- Questi stessi politici come l’ex sindaco (non faccio nomi perché non lo meritano)hanno e stanno facendo piangere migliaia di famiglie per il contratto d’area in quanto loro hanno preso..non solo consensi…, le aziende sono fuggite e i lavoratori stanno alla finestra.
Tanto i loro fedelissimi lsu li hanno tutti sistemati ..ma non tutti …ma solo i loro amici e tra questi la maggior parte di buone famiglie….
4-Inoltre di quale turismo parliamo?
Penso che Lei viene a Manfredonia e certamente non e’ assolutamente un esempio di turismo visto il degrado che c’e’.
aggiungo che tanto per il sindaco esiste sempre e solo l’ASE nel risolvere tutte le problematiche ….
Dopodiché anch’io ho vissuto gli anni 60 e dico NO a questo impianto
saluti
Ma di quale “vocazione turistica”parla il giornalista G.Pesante. Manfredonia,città di quasi 60.000 abitanti, NON ha alberghi in centro. Ha solo un albergo in campagna, a circa 3 Km. dalla città, e n.2 alberghetti in periferia, nella frazione di Siponto. E senza alberghi, il turismo è un sogno.
Caro Gennaro mi permetto di osservare che dopo l amara parentesi anic enichem la tante volte sbandierata predisposizione e inclinazione al turismo si è tramutata nel contratto d area che ha riposizionato nella zona ex enichem una serie di aziende compreso la manfredonia vetro molto più nocive e percolose della eventuale energas ..Vorrei capire … il rischio lo si accetta se i posti di lavoro sono maggiori …..stesso principio applicato dall allora amministrazione d’Andrea e dopo Magno (qualcuno ricorderà che il senetaore Magno durante un comizio disse che se un fabbrica dava posti di lavoro l avrebbe messa anche in piazza duomo) ma parliamo di quasi 50 anni fa.Gli ambientalisti e tutti coloro che hanno a cuore la salute dei manfredonianiani perchè non hammo mai detto nulla contro la manfredonia vetro ?anzi una gara dei politici a cercare di salvarla per difendre giustamente i tanti posti di lavoro…..Decidiamo che strada vogliamo percorrere una volta per sempre e allora smantelliamo tutte le aziende da quella meravigliosa piana e diamo un nuovo volto alla città—
Grazie ai nostri politici Manfredonia è una colonia è non più un territorio dello Stato italiano ci vogliono installare un dei più giganteschi depositi di Gpl del mondo! Per un pugno di posti di lavoro chilotri di tubi con scavi nel mare e nel pregiato territorio! Manfredonia è anche ad alto rischio sismico e come premio ci voglio iniettare 12 super bomboloni giganteschi spaventosi di oltre 100 metri x 8 ! Follia allo stato puro!
Grazie ai nostri politici Manfredonia è una colonia è non più un territorio dello Stato italiano ci vogliono installare un dei più giganteschi depositi di Gpl del mondo! Per un pugno di posti di lavoro chilotri di tubi con scavi nel mare e nel pregiato territorio! Manfredonia è anche ad alto rischio sismico e come premio ci voglio iniettare 12 giganteschi spaventosi di oltre 100 metri! Follia allo stato puro!