Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso presentato dagli ex Amministratori contro il Decreto di scioglimento del Consiglio Comunale.
La coalizione “Monte nel Cuore” rispetta questa sentenza, ma non la condivide perché è ingiusta e del tutto infondata.
Gli ex Amministratori sentono forte il dovere morale di continuare a difendere la storia millenaria e la dignità della Nostra Città e a dimostrare che hanno governato nell’esclusivo interesse della Comunità locale, senza farsi condizionare da forze mafiose e malavitose, e, per queste ragioni, presenteranno ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Lazio.
Diciamo di più: nei prossimi giorni, alcuni nostri comunicati avranno lo scopo di illustrare i fatti contestati – peraltro resi noti nella relazione pubblicata in Gazzetta Ufficiale – e di raccontare la Vera Storia.
La nomina della Commissione Straordinaria scade nel mese di gennaio 2017. L’art. 143 del D.lgs. 267/2000 prevede la possibilità di una proroga di 6 mesi in “casi eccezionali”. È evidente che Monte Sant’Angelo non è un caso eccezionale, anzi nel panorama dei Consigli Comunali sciolti per condizionamento della criminalità è davvero un caso anomalo e incomprensibile!
Mancano del tutto le condizioni per una proroga della Commissione Straordinaria.
Il Consiglio Comunale sciolto venne eletto nel maggio 2012, pertanto la sua naturale scadenza è maggio 2017: il diritto costituzionale dei cittadini di Monte Sant’Angelo di avere Amministratori eletti democraticamente non può rimanere sospeso oltre quella data.
I cittadini di Monte Sant’Angelo hanno il diritto di andare al rinnovo del Consiglio Comunale e all’elezione del Sindaco nella primavera dell’anno prossimo.
(Fonte: Coalizione politica “Monte nel Cuore” – Monte Sant’Angelo)